www.illibraiodellestelle.com
LIBRI MUSICA E VIDEO CARTOLERIA REGALO E BENESSERE
Cerca:
Carrello (nessun prodotto)
ARGOMENTI

Elenco Autori
Elenco Editori
DVD e Video
Cantautori
Commedie
Concerti e Musicali
Controinformazione
Documentari
Drammatici
Ecologia
Fantasy
Musical e musicali
Video Manuali
Video vari Film
Visioni della Anima
EDITORI IN EVIDENZA
AamTerranuova
Adelphi
Ambiente
Amrita
Antroposofica
Appunti di Viaggio
Arianna
Armenia
AshramVidya
Astrolabio
Bis
Bompiani
Boringhieri
Bur Rizzoli
CBP
Crisalide
De Vecchi
Fabbri
Feltrinelli
FioriGialli
Franco Muzzio
Il Leone Verde
Il Libraio delle Stelle
Il Punto d'Incontro
La Meridiana
La Parola 
L'Età dell'Acquario
Macro
Magi
Mediterranee
Mimesis
Mylife - RossiVideo 
Natura e Cultura
Prosveta
Psiche
Red Edizioni
Rizzoli
Synthesis
Tecniche Nuove
Ubaldini
Urra
Xenia
Tutti gli Editori
GUIDA ALLA
CONSULTAZIONE
In questa sezione trovate migliaia di testi selezionati e continuamente aggiornati. Nella colonna centrale sono (Continua...)

DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
Omero
Odissea
A cura di Emilio Villa
Feltrinelli
Pag. 432
Formato: 13 x 20 cm.
Anno: 2014
ISBN: 978-88-07-90129-4


€. 11.00 €. 10.45 (-5%)

  

Un'edizione dell'Odissea che, comparsa per la prima volta nel 1964, e più volta ristampata, è diventata ormai un classico per la bellezza della lingua, il coraggio delle interpretazioni, la forza della ricostruzione, in italiano del tono omerico e dello spirito epico antico.

Il poeta Emilio Villa ci ha fornito non una visione di servizio, che necessita del testo greco a fronte per apprezzare la grandezza dei versi omerici, ma una traduzione che è un'opera letteraria in sé. Il volume è corredato da un utile dizionario storico-religioso.


  • Altri libri di Classici Greci
  • Altri libri dell'autore: Omero
  • Altri libri dell'editore: Feltrinelli
  • Scheda dell'autore: Omero

  • informazioni sull'Autore: Omero
    Omero
    Omero  è il nome con cui è identificato storicamente il poeta greco autore dell'Iliade e dell'Odissea, i due massimi poemi epici della letteratura greca. Nell'antichità gli furono attribuite anche altre opere, tra cui il poemetto giocoso Batracomiomachia e i cosiddetti Inni omerici. L'effettiva paternità della sua opera fu già posta in dubbio nei tempi antichi ., presso la scuola filologica di Alessandria d'Egitto). In epoca moderna, a partire dalla seconda metà del Seicento, si iniziò a mettere in discussione l'esistenza stessa del poeta, inaugurando la cosiddetta questione omerica
    Il suo nome greco, potrebbe derivare da:  ho mḕ horṑn "colui che non vede" (la tradizione infatti lo vuole cieco; la cecità ha nell'antichità connotazione sacrale e spesso era simbolo di doti e di profonda saggezza. La mancanza della vista era colmata dall'ispirazione proveniente dalle Muse);   oppure ancor a da homērèin "incontrarsi"; vi erano infatti delle piccole riunioni, definibili anche assemblee, nei gruppi di "Omerìdi" che narravano quei canti che in seguito sarebbero stati i costituenti dei poemi più famosi dell'età greca arcaica.
    La biografia tradizionale di Omero che può ricostruirsi dalle fonti antiche è probabilmente fantasiosa. I tentativi di costruire una biografia di colui che si è sempre ritenuto il primo poeta greco sono confluiti in un corpus di sette biografie comunemente indicate come Vite di Omero. La più estesa e dettagliata è quella attribuita, con tutta probabilità erroneamente, ad Erodoto, e perciò definita Vita Herodotea. Un'altra biografia molto popolare tra gli antichi autori è quella attribuita, ma erroneamente, a Plutarco.  Alcune delle genealogie mitiche di Omero tramandate da queste biografie sostenevano che fosse figlio della ninfa Creteide, altre lo volevano discendente di Orfeo, il mitico poeta della Tracia che rendeva mansuete le belve con il suo canto.
    Una parte notevolmente importante nella tradizione biografica di Omero verteva intorno alla questione della sua patria. Nell'antichità ben sette città si contendevano il diritto di aver dato i natali a Omero: prime tra tutte Chio, Smirne e Colofone, poi Atene, Argo, Rodi e Salamina. La maggioranza di queste città si trova nell'Asia minore, e precisamente nella Ionia. In effetti, la lingua di base dell'Iliade è il dialetto ionico: questo dato attesta però soltanto che la formazione dell'epica è probabilmente da collocarsi non nella Grecia odierna, ma nelle città ioniche della costa anatolica, e non dice nulla sulla reale esistenza di Omero, né tanto meno sulla sua provenienza.

    L'Iliade contiene anche, oltre alla base ionica, molti eolismi (termini eolici). Pindaro suggerisce perciò che la patria di Omero potrebbe essere Smirne: una città sulla costa occidentale dell'attuale Turchia, abitata appunto sia da Ioni che da Eoli. Quest'ipotesi è stata però privata del suo fondamento quando gli studiosi si sono resi conto che molti di quelli che venivano considerati eolismi erano in realtà parole achee
    Secondo Semonide, invece, Omero era di Chio; di certo sappiamo solo che nella stessa Chio c'era un gruppo di rapsodi che si definivano “Omeridi”Inoltre, in uno tra i tanti inni a divinità che vennero attribuiti ad Omero, l'Inno ad Apollo, l'autore definisce se stesso “uomo cieco che abita nella rocciosa Chio”. Accettando dunque come scritto da Omero l'Inno ad Apollo, si spiegherebbero sia la rivendicazione dei natali del cantore da parte di Chio, sia l'origine del nome (da ὁ μὴ ὁρῶν, ho mḕ horṑn, il cieco). Erano queste, probabilmente, le basi della convinzione di Simonide. Tuttavia, entrambe le affermazioni, quella di Pindaro e quella di Semonide, mancano di prove concrete.

    Secondo Erodoto Omero sarebbe vissuto quattrocento anni prima della sua epoca, quindi verso la metà del IX secolo a.C.; in altre biografie Omero risulta invece nato in epoca posteriore, perlopiù verso l'VIII secolo a.C. La contraddittorietà di queste notizie non aveva incrinato nei Greci la convinzione che il poeta fosse veramente esistito, anzi aveva contribuito a farne una figura mitica, il poeta per eccellenza. 

    Inevitabilmente un'ulteriore discussione si accese sul rapporto cronologico esistente tra Omero e l'altro cardine della poesia greca, Esiodo. Come si può vedere dalle Vite, c'era sia chi pensava che Omero fosse vissuto in età anteriore ad Esiodo, sia chi riteneva che fosse invece più giovane, e anche chi li voleva contemporanei.
    Sulla base di considerazioni approfondite sulla probabile composizione orale dei poemi (cfr. più sotto), la critica ha ormai da tempo quasi generalmente concluso che non sia mai esistito un distinto autore di nome Omero a cui ricondurre nella loro integrità i due poemi maggiori della letteratura greca.
     
     I numerosi problemi relativi alla reale esistenza storica di Omero e alla composizione dei due poemi diedero origine a quella che si è soliti definire "questione omerica", che per secoli ha cercato di stabilire se fosse mai realmente esistito un poeta di nome Omero e quali opere, tra tutte quelle legate alla sua figura, gli si potessero eventualmente attribuire; o, in alternativa, quale sia stato il processo di composizione dell'Iliade e dell'Odissea. La paternità della questione viene tradizionalmente attribuita a tre studiosi: François Hédelin abate d'Aubignac (1604-1676), Giambattista Vico (1668-1744) e soprattutto Friedrich August Wolf (1759-1824).

    Una parte dei critici antichi, rappresentata soprattutto dai due grammatici Xenone ed Ellanico, , confermavano invece l'esistenza di Omero, ma ritenevano che non tutti e due i poemi fossero da ricondurre a lui, e perciò gli attribuivano unicamente l'Iliade, mentre ritenevano l'Odissea composta oltre cent'anni dopo da un ignoto aedo.
    Nell'antichità furono soprattutto Aristotele e i grammatici alessandrini a occuparsi della questione. Il primo affermava l'esistenza di Omero, ma, tra tutte le opere legate al suo nome, gli attribuiva la composizione soltanto di IliadeOdissea e Margite. Fra gli alessandrini, i grammatici Aristofane di Bisanzio e Aristarco di Samotracia formularono l'ipotesi destinata a restare la più diffusa fino all'avvento dei filologi oralisti. Essi sostenevano l'esistenza di Omero e gli attribuivano soltanto l'Iliade e l'Odissea; inoltre, sistemarono le due opere nella versione che possediamo oggi e ne espunsero i passi a loro dire corrotti e integrarono alcuni versi.

    Simili discussioni ricevettero uno scossone con la composizione dell'opera dell'abate d'Aubignac Conjectures académiques ou dissertation sur l'Iliade (1664, ma pubblicata postuma nel 1715), in cui si sosteneva che Omero non fosse mai esistito, e che i poemi come noi li leggiamo siano il frutto di un'operazione redazionale che avrebbe riunito in un unico testo episodi epici originariamente isolati.

    In questa nuova fase della critica omerica, la posizione di Giambattista Vico, che solo in epoca recente è entrata a far parte della storia della “questione omerica”, riveste in realtà un ruolo importantissimo. Proprio nell'aposito capitolo della Scienza Nuova si ha infatti la prima formulazione dell'oralità originaria della composizione e della trasmissione dei poemi. In Omero, secondo Vico (come già aveva affermato d'Aubignac, che Vico non conosceva), non bisogna riconoscere una reale figura storica di poeta, ma "il popolo greco poetante", ossia una personificazione della facoltà poetica del popolo greco.
    Friedrich August Wolf  avanzò nuovamente l'ipotesi che già era stata di Vico e di d'Aubignac, sostenendo l'originaria composizione orale dei poemi, che poi sarebbero stati trasmessi sempre oralmente almeno fino al V secolo a.C.
    Infine, Eric Havelock ipotizzò che l'opera omerica fosse in realtà un'enciclopedia tribale: i racconti sarebbero serviti ad insegnare la morale o trasmettere la conoscenza e quindi l'opera avrebbe dovuto essere costruita secondo una struttura educativa.

     
    SCONTO 5% ?!
    35.000 Titoli
    e 470 editori 
    con sconto 5% !
    AREA RIVENDITORI
    userid

    password

     NOVITÀ
    Integratori Alimentari per la Salute
    Cosmetologia
    Visione d'insieme
    Raja Yoga
    La conoscenza spirituale dell'antica filosofia indiana
    La Scienza Sacra
    Astrologia e Yoga
    La via delle stelle di dentro
    Scegli il Tuo Prossimo Passo
    Manuale di autorealizzazione personale
    Iniziazione al Linguaggio delle Piante
    Il Danzatore Sciamano
    Il Buto giapponese come pratica di meditazione, cammino interiore e guarigione di sé
    Storia dell'Occultismo Magico
    Gustavo Rol Fenomenologia di un Mistero
    Le Pratiche Sessuali del Quodoushka
    Aumentare vigore, potenza, vitalità, creatività
    Yoga Vidyā
    La Conoscenza dello Yoga
    Yoga per la Cura del Seno
    Quello che ogni donna deve sapere
    Maternità Consapevole
    Viaggio cromatico nella culla del mondo
    Le Carte del Cuore. Un Oracolo che ti Parla d'Amore
    Trova le risposte alle tue domande su amicizia, anima gemella, rapporti familiari, relazioni.
    altre novità
    ISCRIVITI alla NewsLetter
    Iscriviti alla NewsLetter, riceverai tutte le novità e le offerte direttamente nella tua casella e-mail


    Thich Nhat Hanh
    Il Sentiero delle
    Lacrime di Gioia

    Il Sentiero delle <br>Lacrime di Gioia
    spiritualità é chiarezza
    Il Cammino
    è la Meta

    Il Cammino<br>è la Meta
    una straordinaria autobiografia
    Tu Sei
    quindi
    Io Sono

    Tu Sei <br>quindi<br> Io Sono
    una dichiarazione di dipendenza
    I libri di Dahlke
    L'arte di sognare
    e la realtà dei sogni
    Il ROLFING
    un massaggio particolare
    JEAN VALNET
    la meravigliosa forza
    guaritrice della natura
    alimentazione fitoterapia aromaterapia
    Il silenzio é d'oro
    Alexander Lowen
    e la bioenergetica
    www.illibraiodellestelle.com - www.illibraiodellestelle.it

    Il Libraio delle Stelle - via Colle dell'Acero 20 - 00049 Velletri - P.Iva 00204351001

    made by 3ml.it