Da sempre ci ragguardano dall’utilizzo delle droghe, del fumo, del caffè. Perché creano dipendenza, perché fanno male alla salute, perché sono sostanze “estreme” ed è spesso difficile fermarsi e diventano quasi una scappatoia dalle vicissitudini quotidiane e, proprio per questo sono difficili da debellare. Quante volte si sente ripetere “questa è l’ultima sigaretta”, oppure “da domani bevo meno caffè” e poi si finisce per rimanere sempre sui propri passi, incapaci di staccarsi da quella copertina di Linus che permette di uscire dall'ufficio per almeno 5 minuti per quell’ennesima sigaretta, quel caffè bevuto in piedi al bar perché non si sa che altro ordinare per fare quella chiacchiera con il collega, per “svegliarsi” ed essere più produttivi sul lavoro... insomma... la dipendenza è una “brutta bestia” e, il più delle volte, non ci se ne rende nemmeno conto se non quando si tenta di smettere quella cattiva abitudine con scarsi risultati.

Georges Ivanovic Gurdjieff, di origine greco-armena, nato nel 1877 ad Aleksandropol, città turca conquistata dall’esercito dello Zar, e morto a Parigi nel 1949, è stato un maestro spirituale, filosofo, scrittore e mistico molto avanti rispetto alla società europea dei suoi tempi. I suoi insegnamenti combinano tradizioni spirituali di Oriente e Occidente. Con il supporto di danze, tecniche psicofisiche e meditazione voleva risvegliare gli individui che considerava automi addormentati. Questo libro, considerato il più importante, fu pubblicato solo nel 1960. Oggi Gurdjeff è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Il suo scopo era avvicinare l’Occidente all’antica conoscenza spirituale dell’Asia.

Perché dovremmo pensare all'acqua di mare come a un supplemento, o, se si preferisce, come un'integrazione alimentare? In questo libro, il professor Mariano Arnal espone in modo semplice le caratteristiche dell'acqua di mare e i suoi possibili utilizzi come integratore alimentare o per il trattamento di vari disturbi dell'organismo. Non è facile trovarla nei supermercati, ma si trova nei migliori centri termali, nelle diete e nelle farmacie. E con un grande vantaggio rispetto alle altre acque: la sorgente da cui ottenerla è la più abbondante e la più accessibile. È molto più affidabile di quanto siamo stati indotti a credere, se sapete dove prenderla e come controllarla. È alla fine del XIX secolo che Renè Quinton getta le basi per le proprietà salutari dell'acqua di mare somministrata come bevanda. Da quel momento ad oggi, sono state diverse le indagini che confermano l'utilità dell'acqua di mare se utilizzata per via orale.

“Parlare del Maestro Saint Germain, della Fiamma Violetta e degli Esseri del Raggio Viola è per me una grande gioia ed un onore. È un ritorno alle origini, se si può dire! Io e l’Amato Maestro Saint Germain ci siamo infatti già incontrati e conosciuti in diverse incarnazioni, in cui lui è stato una mia Guida e abbiamo lavorato assieme per il bene e l’evoluzione dell’umanità. Per me è molto importante fare opera di divulgazione di questa bellissima energia della Nuova Era, che ci sta aiutando a uscire dall’epoca oscura precedente (Età dei Pesci, gli ultimi 2000 anni) per entrare in una nuova e gloriosa Era della Liberazione e della Trasmutazione.

Ogni volta che metto a letto mio figlio, ogni volta che i suoni della casa si spengono insieme alle luci, ci rimane quel tenero istante di complicità dove storie e animaletti prendono vita e forma godendo di un attento ascoltatore e di un discreto narratore. In queste fiabe e avventure nate tra boschi e savane, tra fiumi e foreste, ho sempre cercato di inserire qualche blando esempio di ciò che il mondo chiama paranormale, qualche dose di sana energia spirituale e magica veggenza che aiutasse mio figlio a comprendere il mondo sottile che oltrepassa il tempo e la materia. Sogni lucidi, profeti, viaggi astrali e persino qualche alieno comparivano nelle fiabe in modo naturale e spontaneo; dimensioni energetiche, aldilà, reminiscenze e vite passate creavano divertenti situazioni in cui gli animaletti fraternizzavano tra di loro sorseggiando frullati e gustando cibi vegetariani. 

Gli autori, grazie all’ausilio di due strumenti cardine dell’esoterismo, la Kabbalah e i Tarocchi, ci conducono alla scoperta di un regno abitato da simboli e archetipi. Nella prima parte del libro gli autori accompagnano il lettore nella discesa verso il mondo onirico, identificato come territorio di mezzo tra il mondo materiale e il mondo spirituale, orientandosi con la preziosa mappa che la Kabbalah ci offre: l’Albero della Vita. Nella seconda parte il libro conduce in punta di piedi il lettore nell’intimità di un diario dei sogni vero e proprio, scritto e disegnato da uno degli autori in un periodo di intensa attività onirica. In questo viaggio nell’inconscio la trama dei Tarocchi e la trama dei sogni si intrecciano: i primi saranno ventidue guide arcane che aiuteranno a interpretare i secondi. “Arcani del sogno” è un invito alla scoperta dei mondi invisibili che tutti noi in un modo o nell’altro esploriamo, ogni volta che chiudiamo gli occhi e superiamo il velo del sonno.

Quella che viene comunemente definita come elaborazione del trauma, rappresenta in realtà un processo quantistico, in grado di favorire la dissoluzione molecolare del dolore vissuto dall’uomo, attraverso le fasi della comprensione del messaggio, dell’esperienza, il distacco da essa, e la sua successiva trasformazione, per favorire la rinascita della persona che si sarà impegnata in questo processo a tratti faticoso, ma sicuramente fruttifero. Il corpo umano, con i suoi sintomi, racconta storie che l’inconscio ha tenuto nascoste per molto tempo, tensioni dalle quali il corpo si vuole liberare, dipanando il tema dei conflitti emozionali generatori della malattia e del profondo malessere covato.

Questo volume, attraverso i versi raccolti, sintetizza il pensiero spirituale di Ramana Maharshi, il noto maestro vedanta indiano. I suoi versi, le sue poche parole, come pure i suoi lunghi silenzi e le sue mistiche azioni, costituiscono il suo insegnamento. Il volume è aperto da un ampio saggio che ricostruisce il percorso biografico e spirituale del grande Maestro, restituendone la dimensione e ricchezza. “Il passato e il futuro si basano sul presente. Al loro momento anch’essi sono il presente. Pertanto, solo il presente esiste. Ignorare il presente e mettersi alla ricerca del passato e del futuro, è come mettersi a contare senza l’unità di base.”

“Bene Annalisa, adesso chiudi gli occhi e inizi a fare respiri profondi e, mentre fai tutto questo, ti rilassi completamente scivolando dolcemente dentro di te… una piacevole sensazione avvolge tutto il corpo e scendi sempre più giù dentro di te, sempre più in profondità continuando a fare respiri profondi… Adesso puoi visualizzare una scena, qualcosa di antico, qualche ricordo di esperienze lontane nel tempo… Dove ti trovi, in che anno sei?”. Annalisa: “Sto facendo manutenzione alla navicella. Dei piccoli meteoriti hanno colpito la paratia esterna e devo valutare i danni, provengo da Marte e devo andare sulla Luna. Sono certa, siamo nell’anno 2059, anno terrestre”. E ancora… Michele: “E ora, Annalisa, in che anno sei?”. Annalisa: “Adesso sono… sono nell’anno 3012. Intorno a me c’è spazio e silenzio... ci sono tante piccole particelle luminose che stanno prendendo forma… strano!”.

Tutto ciò che esiste nell’universo (in questo e in qualsiasi altro universo) è costituito di Sostanza universale, cioè di quella sostanza che è materia al suo stato più denso e spirito al suo stato più rarefatto, il cui spettro va dal qualitativo al quantitativo, dallo spirituale al materiale, dall’astratto al concreto. Il mondo fisico deriva dal mondo metafisico come il ghiaccio deriva dall’acqua, perché la materia è una cristallizzazione dello spirito: il mondo che ci circonda è dunque la cristallizzazione nello spazio-tempo materiale e quantitativo di un mondo spirituale astratto e qualitativo. La scienza si ostina a tener conto solo dell’aspetto che è misurabile proprio per la sua connotazione concreta e quantitativa, ed è per questo che non riesce a fornire risposte esaurienti alle «Grandi Domande».