Pavel Nica, arrivato come inviato speciale di un settimanale moldavo sulla scena di Chernobyl... solo nel 2003 è riuscito finalmente a raccontare quello che ha visto, che ha vissuto e quello che ha scoperto sulla tragedia atomica più grave mai successa da quando esistono le centrali nucleari. Ventisei anni di silenzio, di censura, di bugie. Silenzio e censura sulle conseguenze della catastrofe, bugie sulle cause dell’incidente... questo coraggioso giornalista si è messo in gioco interamente, pagando il prezzo più alto possibile, quello della vita”. dalla prefazione di Riccardo Iacona