a cura di Maurizio Riotto
Fiabe e Storie Coreane
Parola di Fiaba
pag. 239 - formato: 13 x 22 cm. - anno: 1004 - ISBN. 978-88-87876-75-4
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Paese colpevolmente trascurato, se non ignorato, dalla cultura italiana, la Corea possiede uno dei più vasti patrimoni di letteratura orale di tutto l'Estremo Oriente. Le influenze cinese e giapponese e quelle ancor più forti del Buddhismo e del Confucianesimo non hanno sepolto o appittito la vivacità intrinseca del carattere originario coreano, particolarmente fantasioso. In queste fiabe, la maggior parte delle quali mai tradotte al mondo, emergono alcuni elementi fondamentali: l'inviolabilità del rispetto tra padri e figli (e figli e padri); la considerazione degli animali, molti dei quali rientrano nel mito; il sostrato sciamanista del paese, al quale si rifanno tante storie di geni, spiriti, fantasmi; l'ideale dell'Amore, pur considerato dalla società, rigidamente strutturata in classi, un sentimento marginale; il sogno della metamorfosi, concepita come legge del contrappasso, e, soprattutto, la capacità di accettare un'endemica, sempre presente povertà, ma anche di impegnarsi per reagirvi.