Questo manuale è stato elaborato da dieci cosmetologhe, alcune impegnate come docenti nelle scuole di formazione professionale pubbliche e private che operano per il raggiungimento di una qualifica professionale, come Estetista e/o Acconciatori, riconosciuta nel settore del benessere. L’obiettivo principale viene sviluppato col supporto di anni di esperienza come docenti in quelle discipline, quali la chimica, la cosmetologia, la dermatologia, che risultano decisive e indispensabili nella formazione degli allievi e, a ricaduta, del professionista che opererà poi scientemente su una clientela sempre più aggiornata ed esigente. L’intento è quello di farne un testo unico di riferimento, una vera guida per un percorso di studio in cui tutti gli argomenti “più scottanti” sono raccolti e suddivisi in tre sezioni, per 38 capitoli complessivi. 

Bear Heart racconta la storia della sua giovinezza e del suo apprendimento delle Vie di Medicina della sua gente e dell’uso che ne ha fatto al servizio degli altri, per trasmettere lezioni e conoscenze sul vivere in armonia e nel rispetto di tutti. "L'Orso è Mio Padre" è una vera e propria storia d’amore tra Bear Heart e una comunità che si estende a tutto il mondo. Celebra la vita, gli insegnamenti e l’eredità di Marcellus Bear Heart Williams (1918- 2008), leader spirituale e autore del bestseller Il Vento è Mia Madre, tradotto in quattordici lingue. Reginah WaterSpirit, aiutante e moglie di Bear Heart, ci offre un mix di storia e saggezza spirituale. Quando chiedeva a Bear Heart come creasse la sua Medicina, lui rispondeva sempre: “Non la creo io; la Medicina era qui prima di me. Mi è stato affidato il compito di custodire certe Vie Sacre”. “Ciò che conta è essere consapevoli di quanto ci circonda e pienamente presenti nel qui e ora. Nella quiete del presente iniziamo a percepire il nostro Sé più profondo… La nostra mente è uno strumento importante, ma non rappresenta ciò che siamo. Dovremmo imparare a usarla quando è giusto e poi metterla da parte… Troveremmo un senso di pace che forse non percepivamo da tanto tempo”.