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Latouche S. - Petrella R. - Dussel E.
Latouche è uno degli animatori de La Revue du MAUSS, presidente dell'associazione «La ligne d'horizon», è professore di Scienze economiche all'Università di Paris XI e all'Institut d'études du devoloppement économique et social (IEDS) di Parigi. È tra gli avversari più noti dell'occidentalizzazione del pianeta e un sostenitore della decrescita conviviale e del localismo. Conosciuto per i suoi lavori di antropologia economica, Serge Latouche ha sviluppato una teoria critica nei confronti dell'ortodossia economica. Critica, attraverso argomentazioni teoriche solide e con un approccio empirico comprensivo di numerosi esempi, il concetto di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia economica. Nemico del consumismo e della razionalità strumentale, Latouche è intellettuale che presenta tratti assai personali ed è stato introdotto nel dibattito italiano da case editrici e gruppi culturali sia della destra radicale che della sinistra antagonista.
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Latouche S. - Petrella R. - Dussel E.
La Sfida della Decrescita
Il sistema economico sotto inchiesta
L'Altrapagina
pag. 92 - formato: 12,5 x 21 cm. - anno: 2008 - ISBN. 978-88-87530-23-0
€. 10.00
€. 9.50 (-5%)
Ci stiamo accorgendo in maniera drammatica che le società contemporanee vanno alla deriva perché non possono continuare a crescere sempre più, consumando materie prime, energia e logorando la terra. La crescita economica non è più la soluzione ma il problema. Per aprire un futuro alle nuove generazioni, dobbiamo mettere in discussione l’immaginario della crescita e abbandonare la religione dell’economia, del progresso e dello sviluppo ad ogni costo. Non si tratta di fare l’apologia del pauperismo, ma di lavorare per un altro tipo di economia e adottare un’altra visione di cultura, di felicità, di benessere. Questo processo di descrescita impone di cambiare concetti e valori, ma anche di trasformare strutture, di rivedere i nostri stili di vita, di rilocalizzare l’economia. Come è possibile operare la transizione da una società di crescita a una di descrescita? Ecco un interrogativo che è culturale, prima ancora di essere sociale e politico e che diventa sempre più attuale nella crisi contemporanea.
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JEAN VALNET
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