l lavoro intrapreso da Bach non è circoscritto soltanto alla ricerca clinica, è in primo luogo il risultato di un percorso iniziatico che attraversò e che lo portò, progressivamente, a un nuovo modo di essere e di vedere la realtà. Ciò significa intrecciare l'opera con la vita del suo creatore, il suo mondo esteriore con quello interiore, gli eventi con i vissuti, ciò che è manifesto con ciò che è latente, per comprendere il suo desiderio di dar vita ad uno strumento terapeutico ed evolutivo rivolto non solo a curare, bensì a guarire. Uno strumento che non parla soltanto di rimedi nell'accezione classica del termine, bensì di simboli di trasformazione. Di conseguenza, non è possibile penetrare in profondità nel suo insegnamento, se leggiamo la sua proposta terapeutica solo in maniera lineare e letterale, senza considerare la sua portata trascendente. Le essenze non sono oggetti o energie, bensì portatori di significato, che infondono luce alla coscienza.