Mario Arturo Iannaccone
Cristiada
L'epopea dei cristeros in Messico
Lindau
pag. 376 - formato: 14 x 21 cm. - anno: 2016 - ISBN. 978-88-6708-509-5
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Ta il 1925 e il 1929, nell’indifferenza del mondo cosiddetto civile, il Messico visse una tragedia senza precedenti. Il governo della Repubblica – nelle mani di un piccolo gruppo di potere, gli «uomini di Sonora» – inasprì a tal punto la legislazione antireligiosa che già aveva colpito la comunità cattolica, da rendere impossibile qualsiasi manifestazione della fede. Il clero fu espulso, ogni cerimonia e rito cancellati. Tutti i luoghi o gli istituti in qualche modo collegati al culto (chiese, conventi, seminari, scuole, istituti di carità) furono chiusi o confiscati. Di fatto, dopo il 31 luglio 1925 la Chiesa sparì dalla vita del popolo messicano. A quel punto accadde però qualcosa che nessuno aveva previsto: centinaia di migliaia di messicani, appartenenti a tutti gli strati della popolazione, insorsero dandosi alla macchia. I generali dell’Esercito federale pensarono di poterli sconfiggere in breve tempo, ma l’insurrezione di Cristo Re, la «Cristiada», coinvolse presto milioni di cittadini e interi Stati della Federazione caddero sotto il controllo di un esercito «cristero» sempre più potente e benvoluto.