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Info
rilegatura: brossura
formato: 15 x 21 cm.
pagine: 390
ISBN: 978-88-6119-012-2
Editore: Il Libraio delle Stelle
Anno di pubblicazione: maggio 2009
Euro: 24.00
Approfondimenti
Prefazione
Indice dell'opera
Sintesi dell'opera
Estratto dalle prime pagine
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Notizie sull'autore
Alice A. Bailey
Autobiografia incompiuta
Lucis Trust

STAMPA
Sintesi dell'opera << torna indietro
Il libro contiene undici lettere, il cui testo è stato inviato telepaticamente dal Maestro tibetano D. K. ad Alice Bailey tra il maggio e l´ottobre 1920. Si tratta di un´esposizione breve, condotta con criteri scientifici, che risponde pienamente alle necessità di chi si accinge ad una meditazione razionale che permette di compiere passi significativi sul sentiero che porta al collegamento della personalità terrena con l´Ego immortale.

La pratica della meditazione si va sempre più diffondendo anche nel mondo occidentale e, con essa, la pubblicazione di opere che ne trattano. Va detto, però, che alcune presentano un contenuto astruso, mentre altre appaiono superficiali.

Pertanto, occorre una guida sicura, per non smarrirsi in un labirinto di contraddizioni e per non compiere errori che possono rivelarsi fatali in un campo delicato come questo.

I testi più antichi ed autorevoli, infatti, raccomandano di non intraprendere certe esperienze senza la guida di un Maestro che controlli la correttezza dei passi compiuti dal proprio discepolo.

Ora, il libro in questione si ispira proprio a questi princìpi e costituisce un manuale indispensabile per coloro che intendono intraprendere la via della piena realizzazione individuale sotto la guida di uno dei più autorevoli Maestri di Saggezza, capace di rivoluzionare con i suoi scritti le espressioni più consolidate del pensiero contemporaneo.

Lettera I°

L´allineamento dell´Ego con la personalità

Il primo passo da compiere consiste nel purificare e soggiogare i corpi fisico, emotivo e mentale, allineandoli il più possibile con gli aspetti superiori dell´io.

A questo punto, cominciano ad essere percepite le vibrazioni provenienti dai livelli astratti, che donano lampi di vera illuminazione o di intuizione della Triade Spirituale, del Sé superiore.

È così che la personalità umana si adatta gradualmente alla parte divina che dimora in ciascuno di noi, sebbene resti sconosciuta ai più.

Il cammino può non essere breve; a volte, occorrono più vite per disciplinare il corpo emotivo e per collegare la mente razionale con la sua controparte intuitiva. Tutto dipende dalla serietà con cui si intende procedere, dalla costanza e dall´impegno individuale.

Lettera II°

L´importanza della meditazione

Solo attraverso questa pratica si può conseguire il contatto consapevole con il Sé superiore; il che comporta come diretta conseguenza il dominio dell´Ego sulla personalità terrena.

Occorre, però, imboccare la via indicata da un particolare tipo di meditazione: quello occulto o mentale, che si distingue da quello più conosciuto della via mistica o emotivo-intuitiva.

Lettera III°

Argomenti da considerare quando si assegna una meditazione occulta

Un serio istruttore, invece di seguire pratiche meditative standardizzate, sceglie quelle che si adattano al temperamento dell´allievo, così da trovare la linea di minor resistenza dal cervello fisico al corpo causale.

La meditazione, quindi, va calibrata in base al raggio su cui si trova il corpo causale individuale.

Pertanto, se il raggio egoico è il primo o del Potere, occorre impiegare con estrema determinazione la volontà per controllare i veicoli inferiori.

Se, invece, è il secondo o dell´Amore- Saggezza, che presenta un carattere inclusivo, è bene espandersi da un centro interiore, fino a comprendere nella coscienza l´ambiente esterno.

Se è il terzo o dell´Attività, si deve adattare ogni conoscenza acquisita al fine cui si tende, cioè all´unione con la Triade spirituale, il cui riflesso inferiore è sul piano mentale.

Se è il quarto o dell´Armonia, si può realizzare interiormente il senso della bellezza, adeguando la propria nota egoica con quella altrui; ciò si rende possibile conoscendo le leggi che regolano l´uso del Suono e del Colore; tale via si adatta ai temperamenti artistici.

Se è il quinto o della Scienza, si deve indurre la mente ad applicarsi per aiutare l´umanità.

Se è il sesto o della Devozione, ci s´impegna a seguire un modello o un ideale, usando la pratica della contemplazione.

Infine, se è il settimo, della Legge rituale o della Magia, si sottopone alla regola dell´ordine tutta la propria vita, finalizzandola al servizio altruistico.

Non esiste, però, solo il raggio egoico o dell´anima, ma anche quello della personalità che varia di vita in vita, a seconda delle caratteristiche da acquisire; ora, il saggio istruttore deve sceglier un metodo capace di armonizzare i due fattori.

Lo scopo della personalità è quello di immettere nel corpo causale l´essenza di ogni esperienza positiva; quest´opera arricchisce l´Ego e lo fa espandere.

Scopo di ogni meditazione, comunque, è quello di disintegrare non solo i veicoli inferiori, ma anche il corpo egoico che costituisce l´ultimo ostacolo verso la Monade. All´inizio, si era polarizzati sul corpo fisico, poi ci si sposta da quello emotivo al mentale inferiore; gradualmente, si entra in contatto con la Triade costituita dal mentale superiore, dall´intuitivo e dallo spirituale.

È così che la piccola scintilla, che da sempre alberga in ognuno di noi, si espande pian piano, fino a fondersi con la grande Fiamma che l´ha originata.

La pratica costante della meditazione permette l´acquietarsi della mente inferiore e di mettere in contatto la personalità col corpo causale, fino a centrarsi nella coscienza spirituale.

D´altra parte, questo processo è favorito dal collegamento esistente tra il Sé superiore, la Gerarchia dei Maestri, gli Spiriti planetari e le più alte Entità che controllano l´intero processo evolutivo del cosmo.

Il tutto non avviene casualmente, ma secondo una regola di giustizia amorevole che tiene conto dei tempi necessari allo sviluppo armonico dell´individuo.

Infine, è importante non solo adeguare la meditazione al temperamento individuale, ma prestare attenzione anche alle differenze o consonanze esistenti tra gruppi, nazioni e culture. Pertanto, le scuole di meditazione si fonderanno su molte norme comuni, ma divergeranno su alcuni punti.

Lettera IV°

L´uso della Parola Sacra in meditazione

Le antiche dottrine affermano che il potere occulto del Suono o della Parola ha reso possibile la manifestazione di tutto ciò che esiste. Con l´espirazione si è prodotto un cosmo e con l´espirazione esso verrà riassorbito. A seconda della nota o vibrazione del suono, la Parola produce effetti costruttivi o distruttivi.

Siamo nella fase in cui l´Origine di tutte le cose ha portato a termine la fase creativa di un cosmo ed inizia quella del riassorbimento nella Sorgente. Le forme materiali inizialmente manifestatesi intraprendono il cammino del ritorno, del graduale riassorbimento.

Ora, conoscendo la legge dell´analogia o della corrispondenza, il microcosmo può ripetere quanto accaduto a livello macrocosmico. Per cui, se si fa risuonare correttamente la Parola sacra in meditazione (la disposizione amorevole aiuta in questo compito), si ripeterà l´opera costruttiva e distruttiva del Logos, attirando nei vari corpi dell´individuo materia più sottile ed espellendo quella più grossolana.

Si può accennare ad una tecnica. L´aspirante scelga, ogni giorno ed alla medesima ora, un luogo tranquillo dove disporsi alla meditazione. Assuma una posizione in cui dimenticare il corpo fisico, pur restando vigile nella coscienza. Sieda a terra a gambe incrociate, oppure su una sedia mantenendo dritta la colonna vertebrale senza tensioni, il mento leggermente abbassato, gli occhi chiusi e le mani intrecciate in grembo. Osservi il respiro, in uno stato mentale positivo. Ponga attenzione ai suoi tre corpi (fisico, astrale e mentale) e ritiri la coscienza nel cuore o nella testa, pensando intensamente di essere un figlio di Dio che torna al Padre, di essere Dio stesso, un creatore che s´appresta a creare, un aspetto inferiore della divinità che cerca un allineamento con quello superiore. Pronunci per tre volte la Parola sacra; prima, sussurrandola ed influenzando il mentale; poi a voce più alta, influendo sull´astrale; infine con un tono più forte, agendo sul fisico.

Sul piano mentale, la mente inferiore sarà acquietata, il collegamento con l´Ego verrà rafforzato e particelle grossolane saranno espulse.

A livello emotivo, il corpo astrale verrà stabilizzato ed anche qui verrà espulsa la materia più grossolana; inoltre, si favorirà il collegamento con la facoltà intuitiva.

Sul piano fisico, si crea un guscio protettivo e si espelle dall´ambiente ciò che disturba, anche con l´aiuto di deva o angeli.

In sintesi, l´effetto è di purificare, stabilizzare e centralizzare tutto l´essere umano, allineando la personalità con l´Ego.

Se la Parola è usata in un gruppo privo di elementi indesiderabili, il suo effetto è intensificato. Pertanto, è preferibile che il gruppo sia formato da persone dello stesso raggio e che la Parola sia intonata con la stessa chiave.

In tal caso, il gruppo può entrare in contatto con gli altri Ego ed anche con la Fratellanza, tramite il Maestro istruttore.

Questa tecnica non è priva di rischi; infatti, se i centri vengono stimolati per fini egoistici, come avviene con i maghi neri, i risultati sono distruttivi.

Il risveglio dei centri è più o meno rapido, a seconda del livello evolutivo dell´individuo, della razza e dell´impegno profuso dallo studente.

Per evitare di sovrastimolare un centro, è sufficiente non concentrarsi solo su di esso, tendere allo sviluppo spirituale e all´altruismo, soggiogando il corpo emotivo mentre si sviluppa quello mentale.

I centri esistono sul piano eterico e corrispondono a vortici di energia emotiva che trova un corrispondente sul piano mentale. Quando vengono attivati, il fuoco interiore circola liberamente al loro interno, kundalini inizia la sua ascesa a spirale ed attira la luce del Sé superiore nei veicoli inferiori. Col tempo, anche il corpo causale si disintegra, mentre l´essenza della Personalità è assorbita nello Spirito.

Quando ci si concentra nel cuore, si può raffigurare questo centro come un loto d´oro chiuso. La Parola sacra produce il suo dischiudersi, mostrando all´interno un vortice di luce azzurro-elettrico; si visualizzi allora la figura del Maestro e si sposti la coscienza nella testa.

Centrati sul cuore, si attira forza dai centri intuitivi verso quelli emotivi; concentrandosi nella testa, invece, l´energia discende dai livelli astratti a quelli mentali.

Il plesso solare è la sede delle emozioni; pertanto, non è bene concentrarsi su di esso.

Il centro della gola si attiva, quando la polarizzazione si trasferisce dal livello fisico a quello mentale.

L´opera è lenta e graduale; si raccolgono i frutti di tentativi effettuati in vite precedenti, anche se in realtà il tempo non è altro che un´illusione della coscienza polarizzata nei veicoli inferiori. Infatti, tutto è già compiuto da sempre e per sempre.

Lettera V°

Pericoli da evitare nella meditazione

Non è ancora giunto il tempo di comunicare a chicchessia istruzioni che potrebbero avere effetti disastrosi su individui non orientati in senso positivo e sull´ambiente circostante.

Infatti, alcune forme di meditazione contengono mantram o invocazioni particolari, in grado ad esempio di invocare i deva, e quindi sono capaci di fornire poteri immensi a chi le pratichi.

Un loro uso limitato, tuttavia, è stato consentito nei rituali massonici e nella Chiesa.

È per questo che s´insiste sulla purezza fisica, sulla stabilità emotiva e sull´equilibrio mentale come fattori essenziali prima di intraprendere una meditazione occulta.

I pericoli a cui si accenna possono riguardare la personalità dell´allievo, con serie ripercussioni sul piano fisico, emotivo e mentale; possono dipendere dal suo karma, che non permette di superare certi limiti; possono derivare da un retaggio familiare o nazionale, oppure provenire da forze sottili (esseri disincarnati, abitanti di piani non umani) evocate a propria insaputa o coscientemente, come fanno i maghi neri.

È bene precisare, però, che tali aspetti negativi conservano il loro potere solo nella dimensione temporale in cui si svolgono le esperienze legate ai tre mondi, cioè al piano fisico, emotivo e mentale; superati questi livelli, si è immuni da ogni influenza nefasta.

Comunque, è buona regola conoscere dapprima il proprio livello evolutivo, procedere con cautela, registrare gli effetti che si producono, osservare la regolarità. Si consideri, poi, che il manifestarsi di fenomeni psichici non è indice di un parallelo sviluppo spirituale; quindi, solo un vero Maestro può vedere nel nostro intimo i progressi conseguiti.

Si è detto che nella meditazione è bene controllare il flusso di pensieri che attraversano il corpo mentale; tuttavia, se questi venissero repressi totalmente, creerebbero una sorta di ristagno capace di affaticare il cervello. Allora, come si può acquietare la mente, senza repressioni indebite?

Ecco una tecnica efficace. Si porti la coscienza sul piano mentale, fissandola in un punto del cervello; si pronunci per tre volte la Parola sacra. Si attribuisca al respiro emesso il potere di purificare e dissolvere le forme pensiero. Ci si sollevi dal mentale al causale, permettendo all´Ego di far sentire la sua influenza ai veicoli inferiori. Mantenendosi in questo stato, si ripristinerà l´equilibrio perduto. Col tempo, la mente eviterà di contaminarsi con pensieri di bassa lega.

Invece, se si è troppo polarizzati sul piano mentale, si rischia di spezzare la connessione con i veicoli inferiori, necessari per fare esperienze nel mondo. Occorre allora allineare i corpi inferiori col mentale, in modo che sia questo a servirsi di loro come docili strumenti.

Infatti, se il corpo emotivo non è dominato dal mentale, si rischia di trasferire la forza che discende dai livelli superiori ai centri più bassi, stimolando ad esempio in modo abnorme l´istinto sessuale.

Infine, a livello fisico, si potrebbe verificare un affaticamento cerebrale tale da sfociare nella follia o nella demenza, se si praticano esercizi di respirazione in modo sconsiderato.

Il fuoco elettrico onnipervadente dunque purifica, se controllato dai livelli superiori, ma distrugge, se usato impropriamente.

Ciò spiega l´insorgere di forme d´insonnia, di eccitabilità, di ipertensione e di irritabilità, oppure di depressione e di scarsa vitalità in soggetti che praticano la meditazione in modo scorretto.

Per concludere è ovvio che, quando si dice di privilegiare il livello mentale rispetto a quelli inferiori, s´intende non tanto esaltare la mente concreta, quanto riferirsi a quella superiore; altrimenti, si rischia di peccare d´orgoglio e di deviare sul sentiero della mano sinistra, che è quello della magia nera.

Certo, anche i fratelli delle tenebre sono espressioni dell´unico Padre, ma per loro la via del ritorno sarà lunga e difficile; quindi, bisogna evitare di cedere alle loro lusinghe. La miglior difesa nei loro confronti è quella di non aver timore e di allineare i corpi fisico, emotivo e mentale verso la Triade immortale ed eterna.

Lettera VI°

L´uso della forma in meditazione

La meditazione non si esaurisce in un esercizio da compiere quotidianamente per qualche minuto, ma dovrebbe diventare una pratica costante, così da vivere stabilmente ancorati nella coscienza superiore.

Coloro che seguono una via devozionale possono elaborare una forma-pensiero che elabori un simbolo (ad es. una croce o un altare), oppure che ricalchi l´immagine di un venerato Maestro capace di incarnare l´ideale da perseguire. Tali forme presentano colori puri e chiari, ma alquanto nebulosi, perché turbati dall´onda emotiva.

Chi sceglie un percorso mentale, invece, può fare di sé un modello di virtù da mettere poi in pratica.

Le forme da lui costruite saranno di tipo geometrico, più definite e precise nei dettagli.

Ci si può incamminare sulla via del mistico o dell´occultista, seguire il sentiero dell´amore o della volontà, ma il risultato è sempre quello dell´incontro con l´Ego.

Se non ci si identifica con i veicoli inferiori, ma con l´Essere divino ed immortale che dimora al loro interno, si può operare come guaritore a beneficio del corpo fisico od emotivo, elaborando forme adatte allo scopo che agiscono attraverso i chakras.

Esistono anche forme mantriche costituite da parole, frasi o suoni che ottengono i medesimi risultati, ma solo se fatte risuonare ritmicamente e su specifiche tonalità. Il loro effetto è potenziato, se vengono pronunciate in sanscrito e nel sensar, la lingua sacra primordiale. Esse sono impartite solo oralmente, durante l´iniziazione, perché il loro potere straordinario permette di collegarsi con l´Ego, con i Maestri, con la Gerarchia e con le più alte Entità cosmiche.

Solo quando l´umanità sarà più evoluta, tali segreti di magia bianca verranno nuovamente divulgati.

Si conoscono anche mantram atti ad evocare i deva o angeli, intelligenze che collaborano al Piano evolutivo in qualità di costruttori, nonché gli elementali della terra, dell´acqua, dell´aria e del fuoco, entità che operano a livelli subumani. Queste formule servono a controllare le forze elementali e a collaborare con i deva. Tali pratiche non sono esenti da rischi per i profani, soprattutto se usate per fini egoistici, come accade con i maghi neri. Infatti, l´individuo non purificato e non sufficientemente orientato verso l´alto non è in grado di sostenere la potente energia di un deva, che lo distruggerebbe, ardendolo con la sua fiamma; lo stesso accade nel caso dell´evocazione di un elementare, che tende a vampirizzare gli sprovveduti, sottraendo loro energie vitali.

I mantram in meditazione, dunque, favoriscono l´ascesa corretta di kundalini, collegano la personalità con l´Ego e questo con la Triade superiore.

Altre formule servono a purificare luoghi o a magnetizzare talismani. Sia chiaro, però, che non è la semplice parola a produrre tali effetti, ma la concentrazione mentale volta ad ottenere determinati risultati. Se poi ad agire è un gruppo, capace di operare dai livelli mentali, il tutto è ulteriormente potenziato.

Infine, va detto che l´uso consapevole del ritmo, della musica e della danza, associato alle suddette formule, stimola i centri del corpo, determinando un giusto allineamento dei veicoli inferiori con quelli superiori. Il che non accade, ovviamente, con i ritmi e le movenze moderne, che producono l´effetto contrario, iperstimolando ad esempio gli organi sessuali.

In quest´epoca di transizione, vedremo quindi operare sia le forze benefiche che quelle distruttive; pertanto, si verificheranno grandi disastri e cataclismi, ma chi di dovere sarà adeguatamente protetto.

Lettera VII°

L´uso del colore e del suono

Quando il Logos pronunciò la grande Parola cosmica atta a manifestare questo sistema solare, ne scaturirono sette correnti di colore: blu, indaco, verde, giallo, arancio, rosso e viola. Pertanto, esiste una stretta correlazione tra suono e colore.

Tenendo presente ciò e conoscendo l´analogia che collega il macrocosmo al microcosmo, l´uso dei colori in meditazione produce gli stessi effetti costruttivi sui vari veicoli dell´essere umano; pertanto, l´occultista, conoscendo quale sia la colorazione fondamentale di ogni piano, potrà creare il suo corpo di manifestazione sui vari livelli dell´Essere.

La percezione dei colori varia da un piano all´altro; quelli propri del piano fisico sono un pallido riflesso di quelli del livello emotivo e questi sfigurano rispetto a quelli percepibili nelle sfere più alte.

Inoltre, è ben sapere che alcune tinte (il bruno, il grigio, alcuni viola nauseanti ed il verde marcio) rappresentano dei residui del precedente sistema solare; essi possiedono caratteristiche involutive e sono usati nelle operazioni di magia nera.

Sintesi di tutti i colori è l´indaco, ma nei tre mondi dell´evoluzione umana è l´arancio, che rappresenta il fuoco dell´intelligenza donatoci dai Signori della Fiamma al momento fatidico dell´individualizzazione.

Il termine colore etimologicamente contiene l´idea del nascondere, del celare. Infatti, esso è solo uno strumento oggettivo attraverso cui fluisce l´energia del Logos.

I sette colori circolano e s´intrecciano attraverso i piani, per tornare alla sorgente originaria. Alcuni hanno una frequenza vibratoria superiore.

Se si esaminano le tipologie e proprietà delle varie tinte, va detto che il vero indaco è il blu del cielo notturno; esso ha il potere di assorbire. Il verde è il colore della natura in questa manifestazione ed ha proprietà stimolanti e risanatrici. Il giallo indica il conseguimento dell´armonia sul piano buddhico ed il trionfo dell´Ego sulla personalità. L´arancio corrisponde al colore del piano mentale. Il viola è il colore dell´ordine cerimoniale; così, uomini e deva possono comunicare per suo mezzo.

Non è lecito, però, rivelare più di tanto sui poteri connessi ai colori, visto l´attuale livello evolutivo della razza umana, che non farebbe buon uso di certe conoscenze.

In ogni caso, va detto che la percezione che si ha delle varie tinte non corrisponde alla realtà; essa dipende dalle caratteristiche peculiari dell´odierno individuo e muterà seguendo il futuro percorso evolutivo. La meditazione, comunque, favorisce l´interpretazione esoterica dei colori.

A quanto detto si può aggiungere che le variazioni di colore sono dovute alla resistenza che la materia dei vari piani oppone all´energia spirituale che li attraversa. Quindi, affinando progressivamente i nostri veicoli, permettiamo all´energia divina di irradiare più facilmente. Un chiaroveggente può constatare tutto ciò attraverso un cambiamento di colore della nostra aura.

La differenziazione dei colori si è verificata all´inizio della manifestazione cosmica ed avrà termine alla sua conclusione, quando il tutto si riassorbirà nella sintesi suprema, rappresentata dal colore indaco, quello delle Tenebre primordiali. Lo stesso vale per il microcosmo, quando i quattro raggi del Quaternario inferiore si uniranno ai tre della Triade superiore e tutti poi confluiranno nel raggio sintetico dell´Origine. Se è vero che la forma con le sue differenziazioni si dissolve, la Vita però permane, arricchita dell´esperienza accumulata.

L´esoterista conosce questo processo e vi si´inserisce consapevolmente, praticando la meditazione occulta ed il servizio nel mondo.

Quanto detto per il suono vale anche per il colore; grazie al suo uso consapevole, infatti, si può stabilire un contatto con forme evolutive diverse dalla nostra, sia subumane (elementali) che superumane (deva).

Si è accennato al potere curativo dei colori; ora va detto che, per agire sui livelli più sottili, si procederà con la forza del pensiero, mentre, per sanare il corpo fisico, si può ricorrere a luci colorate applicate sugli organi malati.

Ad esempio, il colore arancio, stimolando l´eterico, produrrà un maggior afflusso di prana, mentre il rosa, agendo sul sistema nervoso, curerà la depressione e la scarsa vitalità del paziente; infine, il verde ha un potere di risanamento generale.

In ogni caso, più che ad eliminare gli effetti, si baderà ad individuare le cause del male e queste si trovano nell´eterico, nel corpo emotivo, mentale e causale; è su quei piani che bisogna operare, per sanare i mali che colpiscono un individuo. Occorrerà ancora del tempo, però, prima che ciò avvenga di norma.

In futuro, la scienza del suono e del colore sarà universalmente diffusa. La facoltà di percepire l´aura permetterà di raggruppare gli individui a seconda del raggio-colore loro proprio; sarà più facile, così, scegliere le cure più appropriate e favorire l´evoluzione dei singoli in maniera più efficace.

Si tornerà in possesso di conoscenze già sfruttate dai Lemuri e dagli Atlantidi; sarà possibile, allora, sollevare senza sforzo pesi enormi, creando al di sotto dei vuoti per mezzo di particolari suoni; ciò spiega il mistero tuttora irrisolto dello spostamento dei monoliti nella costruzione dei dolmen, dei menhir o delle piramidi.

Infine, manipolando suoni e colori, si potrà a piacimento distruggere (si pensi al crollo delle mura di Gerico, ricordato nella Bibbia) o produrre coesione.

Lettera VIII°

Accesso ai Maestri per mezzo della meditazione

Il contatto con i Maestri è reso possibile nella misura in cui dominiamo la nostra natura inferiore, conseguendo una vibrazione analoga a quella del Raggio di Amore-Saggezza.

Il metodo da seguire è quello della meditazione per cui, attraverso graduali espansioni di coscienza, si entra in rapporto con l´Ego, con altri sé, con il Maestro.

Chi può definirsi Maestro di Saggezza? Colui che ha superato, grazie alla meditazione ed al servizio, la quinta iniziazione; la sua coscienza ingloba il regno dello spirito, che si trova oltre quelli minerale, vegetale, animale ed umano. Egli è pervenuto coscientemente a percepire la dimensione dello spirito (atman), dell´intuizione (buddhi) e della mente astratta (manas), superando l´illusione della separatività.

Il livello raggiunto da un Maestro è senz´altro elevato, ma tutto è relativo; infatti, conseguita un´iniziazione, si prospetta un ulteriore traguardo, perché non esiste una condizione statica e definitiva.

Ora, il discepolo accettato deve essere in grado di mantenere costantemente una vibrazione elevata, rifiutando qualsiasi pensiero e desiderio indegni del Sé. Egli partecipa alla coscienza del Maestro e decide di procedere sul sentiero, servendo l´umanità. Così, potrà cominciare a sua volta ad istruire allievi, creando una catena di solidarietà, di compassione ed amore.

Il Maestro è attratto da un individuo, quando la nostra luce interiore diviene nettamente percepibile; ciò accade solo dopo un periodo di impegno costante e di sacrifici.

L´istruzione del discepolo può avvenire di notte, quando egli è fuori del corpo fisico, oppure durante la meditazione.

L´istruttore controlla a distanza i progressi compiuti dai suoi allievi e stimola a tempo opportuno i loro centri, provocando una crescita armonica, esente da rischi. Si disciplinerà dapprima il corpo fisico, poi quello delle emozioni ed infine la mente inferiore. La pratica della meditazione è essenziale all´inizio; tuttavia, quando il contatto con la coscienza superiore sarà divenuto continuo, essa non è più necessaria.

Il discepolo si accorge dei progressi compiuti grazie ad eventi inattesi e sorprendenti, ad illuminazioni improvvise che rafforzano il suo proposito e gli forniscono la prova ineccepibile dell´avvenuto contatto.

Per procedere più speditamente, si può visualizzare la propria immagine e quella del Maestro nel cavo del cuore, così da avvertire costantemente la presenza della propria Guida.

Comunque, la conferma dell´incontro col proprio Istruttore può avvenire in vari modi; ad esempio, durante la meditazione, si può avvertire una particolare vibrazione all´altezza della nuca, sulla fronte, oppure alla sommità del capo; è come un brivido, a volte accompagnato dalla percezione di un profumo o di un suono che corrisponde alla nota egoica dell´allievo. È allora che bisogna prestare particolare attenzione a quanto ci può essere comunicato.

In quei momenti, la fede si è tramutata in visione e la speranza in riconoscimento; questo è il premio elargito ai perseveranti.

Lettera IX°

Scuole future di meditazione

La vera meditazione è ancora poco praticata, sia per l´incapacità di raggiungere il livello causale che per la mancanza di un serio Istruttore in grado di seguire gli allievi.

Esiste, tuttavia, un Piano volto ad accelerare l´evoluzione della mente superiore e la capacità di controllare i corpi degli uomini tramite il potere del Dio interiore.

L´ideale sarebbe di possedere uno sviluppo mentale adeguato, una stabilità emotiva ed una sana costituzione fisica; il che non è, purtroppo.

Eppure, verrà un tempo non molto lontano in cui tutto ciò sarà possibile; infatti, saranno ripristinati gli antichi Misteri e con essi le Iniziazioni assieme alle più valide forme di meditazione. I Maestri dicono che H.P.B. ha compiuto il primo passo in questa direzione, lanciando un ponte tra Oriente ed Occidente con la diffusione della Teosofia; tale tendenza in seguito si consoliderà, fino alla piena affermazione nel mondo.

Esiste, infatti, da sempre un´unica Scuola fondamentale che segue e stimola l´evoluzione del genere umano; essa opera nel centro sacro del pianeta, a Shamballa, nel deserto del Gobi, e rappresenta la più alta forma d´insegnamento che possa essere donata all´umanità: quella della Religione-Saggezza.

Tale Scuola presenta delle diramazioni: una trans-himalayana, un´altra in India meridionale ed una che sta sorgendo in Occidente in un luogo non rivelato. Tutte sono strettamente collegate ed i metodi fondamentali sono simili, anche se nei particolari si adeguano alle caratteristiche delle varie razze.

Va detto, però, che non tutte le nazioni del mondo arriveranno ad avere subito una scuola occulta; infatti, solo quando l´anima di una nazione raggiungerà una certa frequenza vibratoria sarà possibile fondare tali scuole. Le singole nazioni, però, vedranno sorgere sempre più numerosi centri di insegnamento negli stessi luoghi che un tempo videro fiorire gli antichi Misteri.

Ciò avverrà in Egitto e presenterà una caratteristica di primo raggio, negli Stati Uniti, in Italia (di terzo raggio), nella Francia meridionale, in Gran Bretagna, in Irlanda, in Svezia, in Russia, in Grecia, in Siria, in Giappone e nella Cina occidentale.

Nel prossimo ciclo, sorgeranno ulteriori diramazioni in Sud Africa ed America meridionale.

Errano, dunque, i teosofi a presumere che tali dottrine costituiscano esclusivo appannaggio dei loro circoli; i Maestri, infatti, affermano di portare avanti in contemporanea numerosi progetti, tutti volti ad un unico fine. È chiaro, però, che occorre saper distinguere gli insegnamenti genuini da quelli spuri, ma questa è una capacità che si acquista con l´esperienza.

In fondo, le verità fondamentali non sono molte e nemmeno astruse, se ridotte all´essenziale; è più difficile applicarle che comprenderle. Infatti, è sufficiente ricordare che tutto è Uno; che esiste la possibilità di sviluppare gradualmente la coscienza individuale, fino a stabilire un contatto col divino; che intercorre una relazione tra il macro ed il microcosmo con un´applicazione settemplice; che la manifestazione di un cosmo è periodica e collegata alla legge di causa ed effetto.

Partendo da queste conoscenze teoriche, si inizia a percorrere la via dello sviluppo interiore, non disgiunta però dal servizio esoterico.

È chiaro che gli inizi, come sempre avviene, saranno modesti; gli ulteriori sviluppi dipenderanno dall´impegno individuale e di gruppo; eventuali insuccessi non dovranno scoraggiare.

Queste scuole esoteriche presenteranno due distinzioni: all´inizio, vi sarà una fase preparatoria, per passare poi a quella avanzata. Il sito della scuola propedeutica sarà scelto vicino ai centri maggiori e lungo i litorali, mentre quello riservato agli ego più evoluti nascerà in luoghi più isolati e montani. In ogni caso, si ricordi che ognuno possiede il suo centro in se stesso ed è a tale verità che occorre far riferimento.

Nella fase preparatoria, si curerà il controllo della natura inferiore e ci si preparerà al servizio; in quella avanzata, si sperimenterà il lavoro sui livelli superiori, si studieranno le discipline occulte e ci si preparerà per le iniziazioni.

L´istruzione fondamentale verterà sulla meditazione, che permette il controllo mentale, lo sviluppo dell´intuizione e la fruizione della saggezza racchiusa nella Triade superiore.

Per lungo tempo, le scuole avanzate saranno in numero esiguo, perché è rischioso comunicare a chiunque le conoscenze esoteriche. Saranno scuole di raggio, che accomuneranno istruttori ed allievi; ciò per creare la massima affinità possibile al loro interno. Gli insegnanti svolgeranno mansioni di supervisori, perché l´occultista è essenzialmente un autodidatta.

Gli allievi non trascureranno i loro doveri o legami familiari; non vi saranno tasse, ma contributi volontari; ogni studente verrà alloggiato in una stanza attrezzata per lo studio, la meditazione, il riposo; in essa troveranno posto immagini del Maestro, vasi di fiori, bracieri per l´incenso. Attorno sorgerà un giardino.

La conoscenza occulta dei tempi e delle stagioni distinguerà la fase dell´apprendimento, che avrà luogo nella prima parte dell´anno quando il sole ascende verso nord, da quella della messa in pratica degli insegnamenti. Tra un periodo e l´altro, è prevista una vacanza di sei settimane, in cui ci si asterrà da ogni impegno mentale, eccezion fatta per la meditazione da effettuare tre volte al giorno: all´alba, a mezzogiorno ed al tramonto per almeno mezz´ora, fino a raggiungere le cinque ore complessive. Sarà bene concedersi il riposo notturno, a partire dalle dieci di sera.

La durata di permanenza nella scuola dipende dal livello evolutivo individuale: si va dai sette anni o più, fino a brevi periodi. Si inizierà poi ad insegnare agli allievi minori. Il Rettore della scuola deve essere in grado di controllare i progressi compiuti dall´esame dell´aura individuale.

Alla fine, in qualità di mago bianco, si entrerà a far parte della Fratellanza della Luce, usando i poteri e le conoscenze acquisite al servizio dell´umanità.

Lettera X°

La Purificazione dei veicoli

La polarizzazione della razza umana muta con l´evoluzione; infatti se, all´inizio, la coscienza era focalizzata sul livello fisico, ora lo è su quello emotivo ed un domani sarà su quello mentale e causale, che pure verranno trascesi. Allora, resterà solo la vita dello Spirito, che verrà impiegata per soccorrere il mondo.

Il corpo fisico non è altro che l´involucro più esterno di un insieme molto più complesso di quanto non presumano le conoscenze attuali; esso è un mezzo che permette ai corpi più sottili di stabilire un contatto con il piano materiale. Anch´esso è, comunque, una manifestazione di energie e di forze di carattere superiore e riveste un´importanza basilare nel grande piano evolutivo; per questo, è stato definito “il tempio dello spirito” e non può essere disprezzato in alcun modo. Anzi, va curato, protetto e rispettato come una manifestazione divina. Del resto, tutto proviene dall´Uno e tutto è sacro.

Occorre, però, che il corpo venga raffinato, per permettere all´Ego di far sentire la propria influenza. Ciò è possibile, osservando alcune semplici prescrizioni: un´alimentazione moderata e di tipo vegetariano, l´ uso abbondante esterno ed interno di acqua, l´abitudine al riposo notturno tra le dieci di sera e le cinque del mattino in ambiente areato, la protezione dal freddo, l´esporsi alla luce solare o a luci colorate corrispondenti al proprio raggio per vitalizzare l´eterico.

Anche il corpo emotivo può essere riequilibrato, vigilando sui desideri e coltivando quelli di carattere elevato, oppure visualizzando i colori viola ed oro.

Infine, il corpo mentale viene controllato, abituandosi a formulare idee chiare, acquietando il turbinìo di pensieri che si susseguono e si sovrappongono senza ordine, amando ciò che ci circonda.

Lettera XI°

La vita di servizio che ne consegue

La mera acquisizione di conoscenze teoriche non aiuta a procedere sulla via che conduce allo spirito, se non viene arricchita dall´esperienza dell´ altruismo.

Del resto, la comprensione intellettuale del piano divino dovrebbe fornire uno stimolo al servizio, usando le risorse innate od acquisite.

Anche in questo campo, però, occorre equilibrio e discernimento, tenendo conto del tempo e delle risorse di cui si dispone.

Inoltre, non ci si deve lasciar coinvolgere dalle situazioni, evitando le emozioni violente, la gelosìa, la depressione o l´autocommiserazione, nonché i progetti grandiosi difficilmente realizzabili. Bisogna essere realisti, procedendo a piccoli passi, senza sopravvalutarsi o svilirsi.

Il consiglio dei saggi è quello di agire con atteggiamento di sovrano distacco, dimenticando se stessi e non curando il risultato delle proprie azioni.
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