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Info
rilegatura: brossura
formato: 15 x 21 cm.
pagine: 224
ISBN: 978-88-6119-033-7
Editore: Il Libraio delle Stelle
Anno di pubblicazione: 2012
Euro: 22.00
Approfondimenti
Prefazione
Indice
La Grande Invocazione
Altri libri consigliati
Anima e il suo meccanismo
Riflettici
Morte la grande avventura
Notizie sull/autore
Alice Ann Bailey
Autobiografia Incompiuta

STAMPA
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                                    Introduzione: Scopo di questo studio
 
L’intenso interesse dimostrato attualmente nei confronti della vita spirituale è di per sé un valido motivo per lo studio che questa serie di articoli propone. Nonostante la religione accademica e teologica abbia perduto il suo antico richiamo e malgrado la ribellione contro la religione organizzata, la spinta verso le realtà spirituali non è mai stata intensa come adesso. Il giorno dell’esperienza empirica su larga scala è giunto e ovunque uomini e donne rifiutano di continuare a credere e accettare ciecamente, poiché hanno deciso di sapere. L’accettazione di dogmi imposti sta lasciando il posto alla sperimentazione; una divina autodeterminazione, basata su un’unione consapevole con la Vita in cui viviamo, ci muoviamo e siamo, sta prendendo il posto della credulità e della superstizione.
    Oggi, il problema d’ogni istruttore è quello di scoprire nuovi modi di esprimere le antiche verità, presentando le antiche formule per lo sviluppo spirituale in modo che possano acquisire una vita nuova. In entrambi gli emisferi sono stati scritti molti libri sul Sentiero del Discepolato, sul Sentiero della Santità e sul Sentiero dell’Illuminazione. Riproporre i problemi propri di quel Sentiero universale e le sue relative difficoltà non è giustificato se non con un’impostazione pratica e moderna. Questa deve indicare l’inclusività della meta, una volta che quei problemi siano superati e deve evitare la noiosa ripetizione di quelle norme basilari di vita che sono state espresse in queste due parole: “Siate buoni”. Ci è stato detto più e più volte che è necessario vincere le lusinghe del mondo, della carne e del demonio. Questo ha fatto nascere nella mente dell’aspirante occidentale l’idea che il Sentiero sia inevitabilmente disseminato di miseria, di negazione di sé e di interminabili angosce. Questi pensa di dover coltivare una forte capacità di sopportazione sino al momento in cui, misteriosamente e miracolosamente, possa pervenire ad un mondo di pace e d’abbondanza in cui svanirà ogni dolore, la carne non lo tormenterà più ed il demonio sarà sconfitto. Ciò come ricompensa ad una mera sottomissione alla volontà di un Creatore imperscrutabile.
Tuttavia sta già albeggiando nella coscienza umana una crescente consapevolezza dell’innata divinità, che l’uomo è veramente fatto ad immagine e somiglianza di Dio e che sia per sua natura uno con suo Padre nei Cieli. L’idea del proposito e del piano comincia ad essere compresa e l’intero atteggiamento dell’aspirante nei confronti della vita va rapidamente cambiando. Certamente oggi dovrebbe essere possibile delineare un quadro sintetico del progresso dell’anima dall’ignoranza alla saggezza, dal desiderio materiale alla realizzazione spirituale, sì che il fine possa esser visto sin dall’inizio e un’intelligente cooperazione con il disegno dell’anima prenda il posto di uno sforzo cieco. Allora il Pellegrino potrà proseguire sul proprio sentiero con il viso volto verso la Luce, irradiando gioia.
La storia delle drammatiche esperienze di quel grande ed antico Figlio di Dio, Ercole o Eracle, può proprio proporci tale immagine sintetica. Essa non trascura alcuna fase della vita dell’aspirante e nello stesso tempo lo pone in collegamento con il lavoro cosmico. Si vedrà che il suo tema è talmente inclusivo che ognuno di noi, dibattendosi nell’attuale vita moderna, può applicare a se stesso le prove e i tentativi, i fallimenti ed i conseguimenti di quest’eroica Figura che lottò, secoli or sono, per lo stesso scopo cui noi tendiamo. La lettura della sua storia evocherà un nuovo interesse nella mente dell’aspirante disorientato e gli fornirà una tale immagine del progressivo sviluppo e del destino universali, che egli potrà proseguire con rinnovato coraggio.
Ricapitoleremo la storia di Ercole e cercheremo di mostrare come egli, nelle sue dodici fatiche, recitò la parte dell’aspirante sul Sentiero del Discepolato. Nel percorrerlo egli si assunse alcuni compiti di natura simbolica e passò attraverso certi episodi ed eventi che rappresentano in ogni tempo la natura dell’apprendistato e dei conseguimenti che caratterizzano l’uomo che si avvicina alla liberazione. Ercole rappresenta il Figlio di Dio, incarnato ma non ancora perfetto, che prende nelle sue mani la natura inferiore e l’assoggetta con la volontà alla disciplina affinché possa infine far emergere la divinità. Da un essere umano che erra, ma serio ed intelligentemente consapevole del lavoro da compiersi, si forma un Salvatore del Mondo.
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