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Info
rilegatura: brossura
formato: 15 x 21 cm.
pagine: 496
ISBN: 978-88-6119-046-7
Editore: Il Libraio delle Stelle
Anno di pubblicazione: 2025
Euro: 32.00
Approfondimenti
Prefazione
Indice dell/opera
La Grande Invocazione
Altri libri consigliati
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Le Fatiche di Ercole
Anima e il suo Meccanismo
Morte: la grande Avventura
Notizie sull/autore
Alice Ann Bailey
Autobiografia Incompiuta
Lucis Trust

STAMPA
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COMMENTI DEL COMPILATORE
 
Esiste una massa  di notizie sparse  in tutti i miei scritti lungo gli anni, che richiedono di essere riunite per formare la base dell’istruzione dei discepoli che vengono preparati per l’iniziazione. (18-232).
La presente compilazione è un tentativo in quella direzione. I libri del Tibetano non vengono letti entusiasticamente come si aspettano alcuni studenti. Una delle ragioni sembra essere che i molti lettori sono dissuasi dalle sezioni o passaggi astrusi che sono contenuti più o meno in tutti i libri. Ed è certo che se lo studente medio dovesse iniziare cercando di leggere “Il Trattato del fuoco Cosmico”, ci si può solo aspettare che non prosegua. Come dice D.K stesso: “Per molti quello che dirò non avrà senso come Il Trattato del fuoco Cosmico per il lettore medio.” (18-328)
Fortunatamente il resto dei libri non è dello stesso calibro, e anche se sono inframmezzati da sezioni più o meno lunghe, sono fuori dalla portata mentale dello studente medio. Questi libri, contengono comunque una massa di informazioni così preziose ed interessanti, che ogni studente di occultismo dovrebbe tentare di assimilare tutta la conoscenza e la saggezza che il suo stadio evolutivo gli permette.
Si è pensato che una compilazione di estratti classificati di alcuni concetti può essere più facilmente compresa e quindi di aiuto, e può anche divenire uno stimolo per quegli studenti che vogliono scoprire di più sugli argomenti così brevemente sintetizzati. Perciò, è stato fornito un indice di referenza per ogni estratto, che contiene il libro e la pagina da cui è tratto.
Per meglio classificare le centinaia di estratti, è stato deciso di raggrupparli sotto vari titoli, e poi disporli in ordine alfabetico.
Il sistema seguito può essere soggetto a considerevoli  critiche.
Una delle problematiche  spesso incontrate era il fatto che si poteva classificare alcuni estratti sotto diversi titoli. Si è deciso di non sacrificare lo spazio  ripetendo gli estratti stessi sotto diversi titoli.
Alcune referenze incrociate sono state date, e se ci sarà richiesta di quest’ultime, questo sistema potrà essere ampliato in possibili future edizioni, e altre referenze potrebbero essere incluse sotto ogni titolo per assistere gli studenti interessati.
Non c’era sicuramente una scarsità di materiale da cui scegliere. Il problema era che molto materiale doveva essere escluso, mentre invece si sarebbe voluto inserirlo.
Sfogliando l’indice, si vedrà che molti dei titoli di tipica importanza esoterica non sono stati inclusi.
Queste mancanze sono perfettamente conosciute, ma ci sarebbe voluto almeno un altro volume per fare giustizia ad una più completa classificazione.
Nella maggioranza dei casi, le informazioni contenute negli estratti sono incomplete, ma l’idea è quella di stimolare l’interesse dello studente sul soggetto, in modo che possa trovare riferimento nei libri, per poter avere l’informazione nel suo giusto contesto ed in pieno dettaglio.
Si spera che questo lavoro possa contribuire a portare gli Insegnamenti del Tibetano all’attenzione di una cerchia di studenti ancora più ampia.
 
 Uno Studente
Pretoria Febbraio 1971
 
 ESTRATTO DA UNA DICHIARAZIONE DEL TIBETANO
 
Basti dire che sono un discepolo Tibetano di un certo grado, cosa questa che a voi dice ben poco, poiché tutti siamo discepoli, dal più umile aspirante fino al Cristo medesimo e oltre. Io vivo in un corpo fisico come gli altri uomini, ai confini del Tibet, ed in certi periodi, dal punto di vista exoterico e quando altri miei doveri me lo consentono, presiedo un vasto gruppo di Lama tibetani. Questo è il fatto in base al quale è stato detto che sono un Abate di quella particolare Lamaseria. Coloro che collaborano con me all’opera della Gerarchia (e tutti i veri discepoli vi partecipano) mi conoscono anche sotto un altro nome e per un altro incarico. AAB sa chi io sia, e mi riconosce sotto entrambi i nomi.
Sono un vostro fratello che ha viaggiato un po’ più a lungo sul Sentiero e ha perciò contratto maggiori responsabilità. Sono uno che ha lottato e si è aperta la via fino a trovare una luce maggiore di quella che possono avere gli aspiranti che leggono queste pagine e devo agire, perciò, quale trasmettitore della Luce, a qualunque costo. Non sono vecchio, secondo il modo consueto di considerare l’età dei maestri, pure non sono giovane, né privo di esperienza. La mia opera consiste nell’insegnare e nel diffondere e lo sto facendo da molti anni. Cerco anche di aiutare il Maestro M. e il Maestro K.H. ogni volte che se ne offre l’opportunità, poiché sono stato per lungo tempo in rapporto con Loro e con il Loro lavoro.
In tutto quanto precede vi ho detto molto, ma nulla che possa indurvi a offrirmi quella cieca obbedienza e quella vana devozione, che gli aspiranti emotivi offrono al Guru o al Maestro, con il quale sono ancora incapaci di entrare in rapporto. Essi non potranno mai stabilire quell’auspicato contatto, fino a quando non abbiano trasmutato la devozione emotiva in servizio non egoistico all’Umanità e non al Maestro.
Le opere che ho scritto sono offerte al pubblico senza nessuna pretesa che vengano accettate. Possono, o meno, essere corrette, vere e utili. Sta a voi accertarne la verità con la retta pratica e l’esercizio dell’intuizione. Né a me, né ad AAB interessa minimamente che vengano accolte come ispirate, né che tutti ne parlino concitatamente come di scritti di uno dei Maestri. Se esse presentano la Verità in modo tale da costituire una continuazione degli insegnamenti già dati al mondo; se le informazioni impartite elevano l’ispirazione e la volontà di servire dal piano delle emozioni al piano della mente (il piano ove i Maestri possono essere trovati), allora avranno servito al loro scopo.
Se un insegnamento suscita una risposta della mente illuminata e fa brillare un lampo di intuizione, può essere accettato, ma non altrimenti. Se quanto vi si afferma finirà per essere corroborato e apparire vero alla luce della Legge di Corrispondenza, sarà bene. Ma se ciò non avverrà, lo studioso non accetti  quanto vi si dice.
 Agosto 1934
 
 
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