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Info
rilegatura: brossura
formato: 19,5 x 28 cm.
pagine: 216
ISBN: 978-88-6119-021-4
Editore: Il Libraio delle Stelle
Anno di pubblicazione: novembre 2009
Euro: 24.00
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Il concetto di fitness supramentale si fonda sulla Conoscenza e Coscienza Supermentali. Una visione totale e onnicomprensiva è caratteristica solo della Conoscenza Supermentale, mentre la nostra comprensione ordinaria della vita, della mente e del corpo non è completa e non tiene pienamente conto della loro vera realtà. La limitata comprensione della verità della vita e il conseguente esercizio di una conoscenza inferiore hanno ostacolato il vero progresso della vita, lo hanno soffocato, lo hanno privato di uno sviluppo armonioso e luminoso. Il concetto comune di vita, di mente e di corpo è che siano esistenze vincolate a ritmi fissi della Natura e che le loro costituzioni non possano essere mutate. Questa idea non è valida. Vediamo infatti che la stessa Natura apporta cambiamenti lenti ma progressivi nelle sue manifestazioni. Non c’è ragione di credere che con l’uomo la sua marcia in avanti sia giunta ad un termine.

 

Liberarsi dalle precedenti limitazioni è stato il motto di tutta la vita. Eppure vediamo che la vita soffre ancora di molte limitazioni – che è soggetta alla malattia, alla depressione mentale, all’infelicità, alla frustrazione e all’errore. Il tocco della Supercoscienza abolirà progressivamente le limitazioni sofferte dalla nostra vitalità basata su di un corpo subconscio e dalla nostra mente soggetta all’errore. Anche la stessa materia che costituisce il nostro corpo fisico può cambiare, risvegliarsi e acquisire una plasticità cosciente. Un cambiamento radicale nel regno della coscienza del corpo, della vita e della mente porterà l’attuale corso della nostra vita ad una nuova funzionalità.

 

La Coscienza Supermentale è nota all’umanità sin dall’epoca vedica, ma questa conoscenza non era mai stata applicata alla vita terrena e alla materia fino a quando Sri Aurobindo (1872-1950) non prese su di sé la conoscenza-forza supermentale facendola scendere giù fino al suo corpo materiale. Sri Aurobindo spiegò che la materia, la vita e la mente sono manifestazioni successive della coscienza, che così come noi siamo saliti ai livelli coscienti della mente partendo da un passato animale subconscio, così possiamo raggiungere anche i livelli supermentali della coscienza, che il progresso evolutivo, che finora è stato portato avanti subconsciamente dalla Natura, può essere ora preso in mano consciamente dall’uomo. La realizzazione della Coscienza Supermentale risulterà in un arricchimento della nostra vita e della nostra visione e anche di ciò che intendiamo come benessere. 

 

Per giungere a questi auspicabili risultati, dobbiamo lavorare al di là dei confini della nostra coscienza ordinaria. Vedremo come la nostra vita sia posseduta da forze che si oppongono al nostro reale progresso. Vedremo inoltre come il tocco della Supercoscienza possa illuminare il corpo e abolire la miopia della vita e della mente. Come l’uomo fu trasformato in una personalità pensante da una precedente esistenza subconscia simile a quella dei primati, così può essere trasformato nel superuomo spirituale. L’evoluzione della vita non significa necessariamente solo la formazione di forme di vita sempre nuove, ma essa è soprattutto lo sviluppo della coscienza dall’esistenza materiale incosciente verso la più alta forma di Coscienza. L’umanità di oggi è a metà strada dallo stato supremo di coscienza. Uno sforzo cosciente e sincero libererà i poteri racchiusi nella natura umana, la aprirà a nuovi orizzonti, offrirà all’umanità una vita nella Supercoscienza. 

 

Ci sono molte pubblicazioni sui Veda (un’antica Scrittura dell’India). E Sri Aurobindo ha scritto estensivamente sulla Supercoscienza. Nondimeno, i miei studenti erano alla ricerca di un testo che potesse familiarizzare questa grande conoscenza con le loro menti impreparate, ma desiderose di conoscere. Perciò questo libro ha preso forma da trent’anni di esperienza di insegnamento, di letture, di pratica di antichi rituali e cerimonie indiane e dalla reminescenza delle mie esperienze sensoriali nei villaggi indiani – dove i Brahmani cantano i mantra, il clima monsonico presenta ogni momento nuovi volti della natura, i bambini giocano con le acque delle inondazioni, la gente venera alberi, pesci, serpenti, vacche e altri animali, le farfalle portano messaggi di matrimonio alle ragazze prima di visitare le rigogliose vegetazioni di fiori multicolori, le api trasportano il nettare da inebrianti boschetti di alberi del mango, gli uccelli cantando tengono compagnia ai contadini che lavorano nelle risaie e l’orizzonte veste un manto mistico sia all’alba che dopo il tramonto.

 

La fonte principale del sapere trattato in questo libro non è una perfetta conoscenza accademica, piuttosto esso è fiorito dalle memorie delle mie cellule, dalla mia coscienza corporea, dalle vibrazioni più intime della mia vita e dalla candida coscienza della mia mente e del mio spirito – anche se qui le cose sono state delineate in un modo comprensibile dalla mente istruita di un adulto. Le nostre anime hanno esperienze del mondo interiore ed esteriore attraverso contatti diretti e non attraverso l’attività discriminatoria dell’intelligenza. Ci sono coscienze più potenti dell’intelligenza umana, che è soltanto un rozzo intermediario dei raggi dello Spirito.

 

Tutti gli esseri umani hanno la stessa potenzialità cosmica di entrare in contatto con la grandezza dello Spirito. Questa potenzialità è latente nel nostro essere e ha bisogno di essere coltivata perché possa emergere in superficie. Con la nostra crescita in coscienza, possiamo ottenere la conoscenza e il potere dei nostri sé subcoscienti e incoscienti e di ciò che esiste negli strati superiori della mente e al di là di essa. Sfortunatamente la nostra vita è focalizzata soprattutto sulle necessità vitali, sulla gloria personale e sui misteri dopo-morte. Ci dimentichiamo che abbiamo una mente cosciente e una libertà che possono essere impiegate per svelare i misteri dell’esistenza umana e per diventare più forti e nobili. La maggior parte dell’umanità trova ancora che i piaceri vitali, il benessere del corpo e una consapevolezza superficiale delle cose basata sui sensi siano sufficienti e appaganti per un vivere umano. Oggi i prodotti industriali e altri miracoli delle scienze attraggono le menti degli uomini più che le voci vibranti del cuore. Non realizziamo che in quanto uomini abbiamo un’importante missione da compiere. Dall’attuale umanità di origine animale dobbiamo sviluppare la Sovrumanità del Domani.

 

Si può avvertire che i tempi sono maturi per la comparsa dell’Essere Superconscio. L’uomo sta realizzando che tutti i suoi tentativi di concretizzare un vivere armonioso sulla Terra mediante il solo uso della ragione e dell’intelligenza sono alla fine destinati a fallire: se egli vuole affatto realizzare qualche tipo di perfezione qui, deve superare se stesso. Dietro l’andamento evolutivo della Terra c’è la volontà dello Spirito Cosmico che sta cercando di emergere con tutto il suo splendore nella Natura Materiale.

 

La nascita ci introduce alla vita terrestre che termina non appena l’invisibile soffio vitale non può più essere mantenuto nel corpo fisico. Il sistema fisico-vitale è così sensibile e vulnerabile che anche la più piccola interferenza modifica lo stato della nostra vita e quello della nostra mente. E vediamo la nostra vita confrontarsi con la dualità del dolore e del piacere. La nostra vita e la nostra mente basate sul corpo, mentre esperiscono la gioia e la bellezza immense del mondo manifestato, soffrono dolori e limitazioni. Comunque, la sofferenza è un termine relativo perché ha origine da una limitazione del potere corporeo. La vita nasce per provare la gioia e vive per la gioia soltanto.

 

Le delusioni nella vita sono così frequenti e comuni che pensiamo che le nostre debolezze fisiche, vitali e mentali siano naturali e forse inevitabili. Pensiamo che la Natura sia così impietosa con noi che siamo costretti a soffrire. Ma noi stessi siamo parte della stessa Natura. Il nostro essere, le nostre energie, la nostra mente, il nostro umore e le nostre azioni, tutti appartengono alla stessa Natura. L’unico modo per evitare la nostra incapacità congenita è di crescere nel pieno della nostra possibilità cosmica.

Il mondo intero è nato da un Atto di Manifestazione, un fatto razionalmente indescrivibile; ma in ultima analisi scopriamo che l’Esistenza nel complesso è una totalità di Coscienza. Quest’Esistenza di cui siamo testimoni ha la Supercoscienza nell’emisfero superiore e l’incoscienza, la subcoscienza e la gamma della coscienza mentale in quello inferiore. Dappertuttonello spazio vuoto, nelle più minute particelle materiali, nelle loro energie, nella muta e apparentemente immobile vita vegetale, nella stereotipata vita animale, e nell’intelligenza umana (che è sopraffatta dalla conoscenza dell’infinito e dell’eterna realtà cosmica) – scopriamo il gioco della coscienza in una forma o nell’altra. Ogni corpo, vita e mente umano è creato da un atto di concentrazione esclusiva della coscienza e opera segretamente in perfetta sintonia con le altre formazioni di coscienza come un corpo celeste che si muove fra altri corpi celesti nello spazio.

 

Le limitazioni nella vita sono venute in essere per il fatto che sia la massa corporea sia la vita non sono sufficientemente consce. La nostra vita biologica subconscia è cresciuta e opera su di una base inconscia. Esse sono due organizzazioni distinte della coscienza che la nostra mente non può cambiare. Non riusciamo a stabilire, nemmeno temporaneamente, la comunicazione voluta e l’interazione sufficiente con loro o fra loro per effettuare un cambiamento fruttuoso. Le spesse mura della subcoscienza e dell’incoscienza sono così solide che i nostri massicci sforzi risultano vani. Questi sono i veri ostacoli della vita, che non possono essere rimossi con un mezzo esterno. La vita umana ha davvero la possibilità di liberarsi dal circolo vizioso e dall’oscurità della vita basata su di un corpo animale verso un vivere e una percezione più alti e luminosi. La nostra vita può essere trasformata, ma solo attraverso il risveglio del nostro intero essere e l’intervento diretto di una coscienza superiore dall’alto.

 

Per giungere alla conoscenza della Supercoscienza dobbiamo prima attraversare il vasto oceano della coscienza subliminale. Tutte le creature possiedono uno strato subliminale della coscienza; ma solo gli esseri umani possono sondare coscientemente queste profondità dell’esistenza. La conoscenza del subliminale è in qualche modo accessibile a tutti gli uomini, ma il suo tocco lieve e le sue narrazioni complete sono sconosciute alla nostra mente fisica. La mente fisica – in cui la nostra coscienza normalmente vive – vede solo le cose fisiche e ignora gli aspetti spirituali o gli altri segreti delle manifestazioni del mondo. L’ossessiva mente fisica, o rigetta le sottigliezze delle visioni superiori oppure è incapace di afferrare i valori superiori della vita perché non ha la capacità o il potere inerenti di farlo.

 

Attraverso la coscienza subliminale del nostro essere interiore, la conoscenza appare più reale che se acquisita attraverso le attività dei sensi. Le esperienze nate dai sensi derivano da origini sensorie e sono rilevate in seguito dalla mente. Nell’esperienza diretta attraverso la coscienza subliminale si scopre la conoscenza fusa nelle proprie energie. Questa conoscenza diretta scuote completamente l’essere, lo plasma, lo fortifica e lo libera dalla schiavitù della mente raziocinante. Il nostro Essere interiore conosce tutto perché ha contatto diretto con le realtà segrete delle cose. Quando individui aperti ai loro esseri interiori leggono oppure apprendono fatti da altri, scoprono la verità soggiacente in essi apparire dalle profondità segrete di loro stessi. Veniamo a conoscere queste profondità talvolta nei sogni. Non tutti i sogni sono infatti irrealtà. Ci sono sogni che non sono altro che vere visioni. Queste visioni appaiono più chiare e profonde delle nostre tanto faticate idee intellettuali. Anche nell’infanzia noi abbiamo vissuto una certa relazione con i mondi interiori ed esteriori come se stessimo sognando. Perdiamo l’accesso alla realtà subliminale quando la nostra mente raziocinante interviene.  

 

Non è che le visioni appaiano solo attraverso i sogni e non in una mente vigile. Poeti, artisti, uomini spirituali, tutti vedono attraverso una coscienza altamente potenziata, che è diversa dalla nostra limitata coscienza di superficie. Quando avvengono alte maree nella coscienza, appaiono messaggi straordinari. Ciò che accade in queste circostanze è che la visione che giunge è molto forte e imperturbata da qualsiasi forza esterna. Non siamo abituati a quest’alta marea nella coscienza. Viviamo la maggior parte del nostro tempo con una consapevolezza di superficie. Questo avviene perché la nostra vita è così persistentemente indaffarata con i suoi bisogni fondamentali e nelle sue propensioni culturali che il nostro essere interiore rimane isolato, mentre la ragione ignora gli altri arcobaleni della manifestazione del mondo. Un antico allarmismo, simile a quello della vita primitiva, obbliga gli uomini a concentrarsi sugli interessi personali, sull’occupazione momentanea o sui pericoli immediati. La vita, abituata alle preoccupazioni vitali, riconosce prontamente solo quelle conoscenze utili per la sopravvivenza e intelligibili alla mente fisica. Il risultato è catastrofico perché accade che le voci dei nostri sé superiori e le loro visioni vengano ripetutamente dubitate, temute, diffidate, screditate e infine abbandonate.

 

La conquista della Supercoscienza (Satyam Ritam Brihat ― il Vero, il Giusto, il Vasto) è stata un’idea centrale nei Veda. È sta tipizzata come la conquista di Swar (il mondo di Surya, il Sole) da parte del cercatore ario. Questa idea è stata anche menzionata altrove. Ma da nessuna parte e da nessuno, nella storia ufficiale, la scienza della Supercoscienza è stata sviluppata al grado di perfezione e di sorprendente profondità del lavoro congiunto di Sri Aurobindo e Mère (1878-1973), che bruciarono tutte le loro energie per rendere la Supercoscienza una realtà sulla Terra e unire il suolo terreno con il mondo soprafisico affinché l’umanità futura potesse procedere verso la Supercoscienza.

 

È incomparabile anche il contributo di Sri Aurobindo nell’adattare antiche espressioni sanscrite alla lingua inglese. I termini sanscriti sono ricchi di contenuti e la stessa frase genera vari significati. È molto difficile trovare corrispettivi inglesi per le frasi sanscrite poiché spesso convogliano realtà soprafisiche.  Il lettore dovrebbe prestare la giusta attenzione a fraseologie aurobindiane come real-idea (idea reale), truth-consciousness (coscienza della verità), overmind (sovramente), earth-consciousness (coscienza della terra), non-being (non-essere) e così via. “The Life Divine” (La Vita Divina) di Sri Aurobindo spiega le realtà profonde che circondano questi termini.

 

Essendo totalmente nuovo il concetto di Supercoscienza, numerose idee sono state ripetute attraverso le pagine di questo libro per una lettura confortevole e per rinnovare il punto di vista.

 

La vita, la mente e ogni altra forma di coscienza sono poteri della Natura e i gradi superiori di coscienza, simultaneamente alla loro manifestazione, li influenzeranno e daranno loro nuova forma. La Supercoscienza diventerà una realtà nella vita umana. Ma la pratica della coscienza supermentale non dovrebbe portare nessuno a sottovalutare, anche di poco, la medicina tradizionale che è altrettanto valida dei poteri nascosti e inesplorati della Natura. Per superare un cattivo stato salute si deve consultare un medico.

 

Mi aspetto che questo libro aiuti chiunque a penetrare nell’affascinante soggetto della Supercoscienza e che ciascun lettore faccia del proprio meglio per promuovere la Supercoscienza sulla Terra.

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