Capitolo Uno
Scopo della Meditazione
Questo senso di sintesi è una delle cose che le nuove scuole esoteriche svilupperanno nei loro studenti e neofiti, poiché sarà la gente addestrata interiormente in queste scuole quella che costruirà il nuovo mondo e ispirerà la pubblica opinione futura... Tali scuole cercheranno di mettere in relazione l’Uno, la Monade, con la personalità, e di evocare nei loro studenti un autentico senso di sintesi.
Cominciamo con alcuni concetti chiave che definiscono l’Agni Yoga e aiutano a distinguerlo dagli yoga precedenti.
Alcuni concetti chiave dell’Agni Yoga
1. È uno yoga intrapreso dall’anima e non dalla personalità. Esso richiede il trasferimento preliminare dell’identità dalla personalità all’anima.
2. L’anima è vista come triade, e in questa visione il corpo causale è meramente l’espressione più bassa e concreta dell’anima.
3. Il suo proposito è determinare la trasfigurazione della personalità tramite la fusione con la triade. Ciò richiede la partecipazione attiva della monade.
4. La sintesi superiore che si ottiene è la realizzazione di monade, anima e personalità quale triplice espressione di un’unica ‘Vita’ sintetica.
1. Yoga dell’anima
Gli yoga precedenti avevano l’intento di sviluppare uno dei veicoli della personalità e purificarlo mediante il contatto con l’anima. La coscienza era ancora identificata col veicolo personale che si sforzava di fondersi o unirsi con l’anima. Nell’Hatha yoga il centro dell’attenzione è sul corpo fisico, nel Bhakti yoga è sul corpo astrale, nel Raja yoga sulla mente e così via.
L’Agni yoga comincia realmente solo dopo che l’anima è stata concepita come il nucleo centrale del sé che intraprende lo yoga. Realizzato questo, le fasi preliminari consistono nel liberare l’anima dalla falsa identificazione il più presto possibile. Così, un prerequisito dello yoga è un qualche grado di autorealizzazione.
L’entità che intraprende lo yoga è già l’anima. La personalità non è separata dall’ani-ma, essa è, in effetti, un suo sottoinsieme, e deve la sua intera vita cosciente, compreso il suo desiderio di unirsi con l’anima, al fatto che è da essa originata. L’auto-coscienza, quindi la libera volontà, è un dono dall’anima all’uomo animale. In realtà l’anima è proprio la sostanza della coscienza, così qualsiasi pensiero od azione di un’entità cosciente di sé è già l’anima che pensa o che agisce. La personalità è quella parte di anima che è preda dell’illusione nei tre mondi e per questo pensa di avere un’esistenza indipendente dall’anima. Quando quest’illusione si dissolve, il sé personale viene visto come un sotto-insieme dell’anima. Il confine fra le due diventa permeabile e gradualmente l’identità diventa più definita entro il più vasto anello invalicabile dell’anima che si esprime tramite la personalità.
Allo scopo di seguire questa linea d’interazione fra anima e personalità è necessario definire che cosa si intenda con questi termini. Sulla voluta inferiore della spirale la personalità è l’illusorio sé separato proteso ad assicurare la propria sopravvivenza e polarizzato nella natura emotiva o mentale inferiore. Quella è la personalità non illuminata che ha bisogno di costruire la parte inferiore dell’antahkarana e collegarsi con il sé causale. Sulla voluta superiore della spirale c’è la personalità ispirata dall’anima, o ‘solarizzata’, che potrebbe essere definita come ‘l’anima incarnantesi’, o quella parte di anima che si è sottoposta all’incarnazione nei tre mondi per svolgere un qualche lavoro per conto dell’ashram. Ciò richiede necessariamente il completamento dell’antahkarana superiore dall’unità mentale all’atomo permanente mentale e poi alla triade. La coscienza, così come si esprime nel quarto regno o regno umano, ha una nonupla manifestazione. (vedi figura)
Figura 1 La Nonupla Manifestazione dell’Uomo
Piano Fisico Cosmico
Logoico a
Monadico A u Monade
Atmico a m
Buddhico U u Anima
Mentale a m
Astrale M u Personalità
Fisico m
Questa nonupla manifestazione ha una triplice espressione sui sette piani e perciò l’uomo si manifesta come monade, anima e personalità. I piani atmico e mentale sono piani di sovrapposizione e di transizione. Sul piano mentale, alla Terza Iniziazione, un essere umano sta sul picco della vita sintetica della personalità e realizza se stesso quale Anima. Sul piano atmico, alla Quinta Iniziazione, l’uomo sta come un’anima cosciente sul picco della vita triadica e realizza se stesso quale monade. Il Primo Aspetto dell’entità minore è anche il Terzo Aspetto di un’entità maggiore. Realizzare questo fatto è parte di quel che costituisce l’iniziazione.
2. L’anima-quale-triade.
Quando parlo di ‘anima’ nell’Agni Yoga non mi riferisco al corpo causale, o per lo meno non solo al corpo causale. L’attenzione sull’‘anima-quale-corpo-causale’ è stata una materializzazione necessaria che è ora sopravvissuta alla sua utilità nell’istruzione esoterica. Nello stesso modo in cui, per superare la tendenza a focalizzare l’identità nel corpo fisico, ci viene insegnato che il corpo non è un principio, dobbiamo cominciare anche a comprendere che il corpo causale non è l’anima, ma solo una casa, un corpo per l’espressione dell’anima. Nella società ordinaria non confondiamo una persona col suo corpo, ma la riconosciamo come una complessa miscela di pensieri, desideri e sentimenti che operano tramite una forma fisica. Perciò anche in una comunità di anime dobbiamo riconoscerci l’un l’altro essenzial-mente quali atma-buddhi intenti ad operare tramite manas.
In presentazioni teosofiche precedenti il dualismo anima-personalità era in gran parte confinato ai tre mondi. Qui quando parliamo di anima-personalità indichiamo un dualismo che si esprime tramite cinque piani. La personalità si riferisce alla metà di quel dualismo incarnata nei tre piani inferiori, mentre l’anima si riferisce a quella metà che è focalizzata sui tre piani della triade.
Il piano mentale è un piano di sovrapposizione ed è condiviso sia dall’anima che dalla personalità, col quarto sottopiano che fa da punto di transizione dell’identità dall’una all’altra e che diventa, quindi, la porta dell’iniziazione.
Le tre iniziazioni manasiche trasferiscono l’identità sequenzialmente sui tre sottopiani superiori del piano mentale, mentre alla Quarta Iniziazione l’identità è completamente liberata dal piano mentale e ritorna alla sua natura essenziale di atma-buddhi.
Così la personalità superiore cui ci si riferisce in questi insegnamenti comincia ad emergere solo alla Prima Iniziazione - ed è quella parte dell’identità che è cosciente del causale. Essa raggiunge la sua massima espressione alla Terza Iniziazione quando si libera da qualsiasi funzionamento separativo.
La personalità è un’‘anima incarnata’ che sta diventando cosciente di se stessa quale anima ed esprime poi pienamente il proposito, o natura atmica, dell’anima.
Intendere, come in precedenza, l’‘anima quale corpo causale’ equivale a vedere la ‘personalità quale corpo fisico’. Intendere l’anima quale atma-buddhi equivale a vedere la personalità quale kama-manas.
3. La Trasfigurazione richiede l’azione della monade
Proprio come il quarto sottopiano del piano mentale è la porta per le prime tre iniziazioni della soglia, così il quarto sottopiano del piano atmico è la porta di accesso alle iniziazioni superiori - la Quinta, la Sesta e la Settima, col piano buddhico che assume funzione chiave nella Crocifissione-Resurrezione dell’anima umana.
Proprio come il corpo causale costituisce un involucro per l’anima sui tre sottopiani superiori del piano mentale, così c’è un ‘involucro’, o corpo, della monade sui tre sottopiani superiori del piano atmico. Quando l’identità dell’iniziato è focalizzata entro questo ‘corpo atmico’, allora ci si può riferire all’anima come alla ‘monade incarnata’ prima della completa liberazione dai cinque mondi.
Alle prime tre iniziazioni c’è un flusso di energia dai tre livelli della triade entro la personalità. Alla Prima l’aspetto manasico dell’anima opera sul corpo mentale, alla Seconda l’aspetto buddhico dell’anima condiziona le emozioni e alla Terza l’aspetto atmico dell’ani-ma lavora direttamente sul corpo eterico, con la risultante risalita di kundalini e l’inizio del processo di liberazione.
Il processo di purificazione procede dal basso verso l’alto, cominciando con il corpo fisico e gli appetiti fisici, procedendo poi a dominare le emozioni e quindi a sconfiggere la Grande Illusione sui livelli mentali. Questo è quanto risulta dal punto di vista della personalità. Dal punto di vista dell’anima, la mente è illuminata per prima, seguita dal cuore e poi dal corpo eterico-fisico. (vedi figura 2).
Figura 2 Tecniche di Fusione
Volontà
Monade
Amore Intelligenza
“Unità isolata”
Atma
Triade “Ragione inclusiva”
Buddhi
Manas “Attributi presentati”
Corpo Causale
Petali del Sacrificio (rossi)
Petali dell’Amore (blu)
Petali dell’Intelligenza (verdi)
Coronale
Ajna
Gola
Cuore
Plesso solare
Sacrale
Basale
N.B: I colori si riferiscono ai tre Aspetti e non ai colori dei
chakra, dei petali, etc.
La fusione dell’anima con la personalità richiede la partecipazione attiva della monade - quell’espressione duale di energia essenziale che sta completamente fuori dai cinque mondi e che tuttavia usa il piano atmico quale suo campo di espressione allo stesso modo in cui l’anima usa il piano mentale. Collegando una serie di triangoli si determina un allineamento diretto:
Corpo eterico -
Coronale, ajna, alta major.
Punto di sintesi – il terzo occhio.
Personalità -
Petali della Conoscenza, dell’Amore e del Sacrificio.
Punto di sintesi - il gioiello (atma-buddhi).
Anima -
Volontà, Amore, Intelligenza.
Punto di sintesi - la monade.
Questi tre ‘occhi’ sono localizzati rispettivamente sul piano fisico, mentale ed atmico.
L’afflusso di energia che ne risulta fa sì che la kundalini, in quanto energia sintetizzata latente entro la materia stessa, risalga il triplice canale di idà, pingalà e sushumnà. Il sushumnà è esso stesso un canale triplice, composto dallo stesso sushumnà quale canale esterno, il quale contiene al suo interno il canale ‘vajra’, che contiene a sua volta la ‘chitrini’. Il processo di rivelazione continua e, come con tutte le triplicità, il Primo Aspetto della prima triplicità diventa il Terzo Aspetto di una triplicità superiore, proprio come la Terza Iniziazione della personalità è in realtà la Prima per l’anima e come il piano mentale è il Terzo Aspetto dell’anima e il Primo della personalità.
Figura 3 La Tecnica della Dualità
Volontà
MONADE
Amore Intelligenza
Atma
TRIADE
Buddhi
Manas
Coronale
OCCHIO DI SHIVA Ajna
Alta Major
4. Monade-anima-personalità quale unica ‘Vita’ sintetica
La Monade, l’Anima e la Personalità costituiscono l’espressione sintetica di una Vita più grande che è in corso di rivelazione. Questa Vita è rivelata alla quinta iniziazione allo stesso modo in cui la monade è rivelata alla personalità infusa d’anima alla Terza. Questa Vita esprime una quarta caratteristica del divino, come chiarisce la seguente citazione dalla Regola Tredici di ‘I Raggi e le Iniziazioni’.
...la personalità consacrata - governata dalla Monade, tramite l’antahkarana, e in cooperazione con l’unico Dio conosciuto - percorre le vie della Terra quale canale per le tre qualità divine (amore, volontà e intelligenza), e anche quale canale per ciò che queste tre qualità gli permetteranno più tardi di percepire, conoscere e rivelare.
Shamballa Monade
Umanità Gerarchia Personalità Anima
Su scala planetaria questa quarta qualità è collegata con la ‘forza salvifica’ che si genera quando i tre centri di Shamballa, Gerarchia e Umanità fanno circolare coscientemente le loro energie in entrambe le direzioni.
Per intravedere questo processo dobbiamo ancora una volta essere elastici nel nostro modo di intendere che cosa costituiscano l’anima e la personalità.
In passato abbiamo considerato la personalità quale kama-manas e l’umanità come masse di uomini polarizzati principalmente nei loro veicoli astrali (l’Umanità quale centro del plesso solare).
In questo insegnamento attuale mi riferisco alla personalità come all’anima incarnata cosciente sul piano mentale superiore, e perciò ‘umanità’ si riferisce al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo (l’Umanità quale centro ajna).
Nel lontano futuro la ‘Personalità’ si riferirà all’iniziato di Quinto Grado polarizzato sul piano atmico superiore. I Maestri di Saggezza sono i rappresentanti di quest’‘Umanità’, essendo Maestri dei cinque piani inferiori e quindi il creativo centro della gola della divinità.
Piano Chakra Espressione Solare Sistema Solare Piano di Sintesi
Logoico Coronale Sole Centrale Spirituale Terzo Logoico
Monadico Cuore Cuore del Sole Secondo Atmico
Atmico Gola Sole Fisico Primo Mentale
Per riassumere, l’Agni yogi nel suo approccio al lavoro di meditazione deve tenere bene in mente i seguenti punti.
Deve intraprendere il suo lavoro quale anima, e quindi il primo passo è vincere stabilmente la Grande Illusione. Come anima deve imparare a operare su tutti e tre i livelli dell’energia triadica e non confinarsi semplicemente al piano mentale superiore. Deve sforzarsi di liberarsi completamente dal piano mentale. Per fondere le energie triadiche con la personalità integrata, deve fare appello coscientemente alle energie della monade. Il contatto con la monade dovrebbe servire un duplice proposito - la liberazione della sua identità verso piani superiori e la penetrazione dentro i piani inferiori della Volontà, dell’Amore e dell’Intelligenza della sua triade. Infine deve cercare di equilibrare le energie della monade, dell’anima e della personalità, e sforzarsi di comprendere concettualmente (e infine contattare) ciò che sta dietro queste tre e cerca di esprimersi tramite esse.