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Pietro Laureano
la Piramide Rovesciata
Il modello dell'oasi per il pianeta terra
Bollati Boringhieri
Pag. 314 Formato: 20,5 x 21,5 cm. Anno: 2013 ISBN: 978-88-339-2443-4
€. 45.00 €. 42.75 (-5%)
Città oasi di terra cruda, come quelle dei letti secchi dei fiumi dello Yemen, che utilizzano i rifiuti organici degli abitanti per fertilizzare le sabbie sterili e renderle adatte alla realizzazione di ardite architetture. Oasi di pietra scavate fin dalla preistoria nel sud d'Italia, capaci di condensare nelle grotte e nelle costruzioni a secco l'acqua necessaria. Oasi religiose scolpite nelle valli d'erosione della Cappadocia, della Palestina, dell'Etiopia, organizzate come eremi e giardini murati, irrigati tramite gallerie drenanti, cisterne e canalizzazioni. Oasi di mare diffuse nelle aride isole del Mediterraneo e del Mar Rosso, alimentate da sorgenti aeree...
Col sussidio di uno straordinario corredo grafico e fotografico, il libro ricostruisce la realtà vasta e insospettata dei sistemi oasiani, schiudendo nuovi cammini per una strategia di compatibilità tra la presenza umana e l'armonia naturale. Secondo la sapienza perduta delle oasi ricordata negli enigmatici versi di uno storico arabo medievale, «nelle sabbie del deserto è sepolta una piramide rovesciata, che racchiude la verità sulla specie umana». La piramide, creazione dispendiosa della civiltà monumentale e assolutistica, rovesciata, rappresenta il suo opposto: la fossa di condensazione dell'acqua capace di dare la vita usando gli umori sottili dell'aria, della terra, del sole. Diventa il simbolo di un ribaltamento radicale dei modi di vivere e di produrre, oggi indispensabile per la sopravvivenza stessa del pianeta Terra, oasi nel cosmo.
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Scheda dell'autore: Pietro Laureano
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informazioni sull'Autore: Pietro Laureano
Pietro Laureano (1951), architetto e urbanista, si occupa di città storiche, siti archeologici e paesaggi culturali, ed è consulentedell'Unesco per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo. E autore di "Sahara, giardino sconosciuto" (1988) e, per i nostri tipi, "Giardini di pietra. I Sassi di Matera e la civiltà mediterranea" (1993), opera che ha motivato l'iscrizione dei Sassi nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità. E impegnato nelle campagne di salvaguardia Unesco di Sana e Shibam nello Yemen e di Petra in Giordania.
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