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Info
rilegatura: brossura
formato: 15 x 21 cm.
pagine: 1196
ISBN: 978-88-6119-002-2
Editore: Il Libraio delle Stelle
Anno di pubblicazione: Giugno 2007
Euro: 48.00
Approfondimenti
Prefazione
Indice dell'opera
La Grande Invocazione
Il Raggio della personalità
Kundalini e la spina dorsale
Sintesi dell'opera
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o la via del discepolo
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Notizie sull'autore
Alice A. Bailey
Autobiografia incompiuta
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STAMPA
Il Raggio della personalità << torna indietro
SEZIONE PRIMA Divisione B

IL RAGGIO DELLA PERSONALITÀ
ED IL FUOCO PER ATTRITO

I. Il lavoro dei tre raggi.
l. Il raggio della personalità
2. Il raggio egoico
3. Il raggio monadico

II. Il raggio della personalità e l’atomo permanente

III. Il raggio della personalità ed il karma


I. IL LAVORO DEI TRE RAGGI

Ora entriamo in un argomento di grande interesse generale, però ancora ben poco compreso. Mi riferisco al soggetto degli atomi permanenti26. Ogni corpo o forma in cui funziona lo Spirito ha per punto focale su ciascun piano un atomo di materia del sottopiano atomico di quel piano. Esso fa da nucleo per la distribuzione della forza, per la conservazione delle facoltà, per l’assimilazione dell’esperienza e per il mantenimento della memoria.

Questi atomi sono direttamente collegati con l’uno o con l’altro dei tre grandi raggi relativi al microcosmo:

a. Il Raggio Monadico, raggio sintetico del microcosmo.

b. Il Raggio Egoico.

c. Il Raggio della Personalità.

Ognuno di questi raggi è collegato all’uno o all’altro degli atomi permanenti del triplice uomo inferiore, ed ha un’azione diretta sulle spirille27 dell’atomo. Nel libro Lettere sulla Meditazione Occulta, abbiamo spiegato che gli atomi del triplice uomo inferiore subirono un processo duplice.

Essi furono dapprima vivificati in rotazione, e ciascuno mantenne la luce in successione ordinata, finché il triangolo inferiore non fu interamente illuminato.

In seguito avvenne la trasmutazione, o (con altri termini) la polarizzazione si trasferì dai tre atomi permanenti del triangolo inferiore ai tre atomi permanenti della Triade. L’atomo permanente fisico è trasceso e la polarizzazione diventa manasica o mentale; l’atomo permanente astrale è trasceso e la polarizzazione diventa buddhica, mentre l’unità mentale viene sostituita dall’atomo permanente del quinto piano, l’atmico. Tutto ciò è prodotto dall’azione dei tre raggi sugli atomi e sulla vita entro ogni atomo.

Il rapporto fra questi tre raggi e gli atomi permanenti può esser riassunto come segue.

Il Raggio della Personalità ha un’azione diretta sull’atomo permanente fisico.

Il Raggio Egoico esercita un’azione analoga sull’atomo permanente astrale.

Il Raggio Monadico è strettamente connesso con l’unità mentale.

L’effetto che essi producono è triplice, ma non simultaneo; essi operano sempre, come fa ogni cosa nella Natura, in cicli ordinati. Per esempio, la stimolazione che risulta dall’azione del raggio monadico sull’unità mentale, è sentita solo quando l’aspirante e sul Sentiero, ossia dopo la sua prima iniziazione. L’azione del raggio egoico sull’atomo permanente astrale è sentita appena l’Ego può stabilire una buona comunicazione col cervello fisico; allora, il raggio egoico comincia ad influenzare l’atomo potentemente e continuamente; questo avviene quando l’individuo è altamente evoluto e si avvicina al Sentiero. Questa triplice forza è percepita nel modo seguente.

Primo. Agisce sull’involucro dell’atomo come forza esterna e ne influenza l’azione rotatoria e vibratoria.

Secondo. Stimola il fuoco interno dell’atomo, e ne rivela la luce con splendore sempre maggiore.

Terzo. Opera sulle spirille, portandole gradatamente tutte in azione.


II. IL RAGGIO DELLA PERSONALITÀ E L’ATOMO PERMANENTE

Il Raggio della Personalità opera sulle prime quattro spirille ed è la fonte della loro stimolazione. Notate qui la corrispondenza col quaternario inferiore e la sua stimolazione da parte dell’ego.

Il Raggio Egoico influenza la quinta e la sesta spirilla, ed è la causa del loro emergere dalla latenza e potenzialità alla potenza ed all’attività.

Il Raggio Monadico è la sorgente della stimolazione della settima spirilla.

Questo argomento desta un grande interesse ed apre allo studioso attento ampi orizzonti di pensiero e vasti campi di indagine. Questa triplice azione varia riguardo al tempo e alla successione secondo il raggio su cui si trova la Monade, ma il soggetto è troppo vasto per esser trattato ora.

Se si considera tale argomento dal punto di vista del fuoco, se ne può afferrare in parte l’idea rendendosi conto che il fuoco latente della materia nell’atomo viene reso brillante ed utilizzabile dall’azione del raggio della personalità che si fonde con questo fuoco e sta, rispetto all’atomo permanente del microcosmo, nella stessa posizione di FOHAT rispetto al piano cosmico. Il fuoco è lì, nascosto nella sfera (sia che si tratti della sfera sistemica o della sfera atomica) ed il raggio della personalità in un caso, e Fohat nell’altro, agiscono come la forza che porta in attività ciò che è in latenza, e trasforma ciò che è potenziale in potere manifestato. Su questa corrispondenza si dovrebbe riflettere con attenzione e discernimento. Come Fohat è collegato alla manifestazione attiva od oggettività, così nel microcosmo il raggio della personalità è collegato al terzo aspetto, o aspetto dell’attività. L’opera del terzo aspetto logoico fu di adattare la materia del sistema in modo che potesse essere usata infine per la costruzione delle forme mediante il potere del secondo aspetto. In tal modo si attua la corrispondenza.

È la vita del piano fisico (quella vita per cui l’atomo permanente fisico ha la sua piena manifestazione) che prepara e separa la materia con la quale infine sarà costruito il Tempio di Salomone, il corpo egoico, per azione della vita egoica, o secondo aspetto. Nella “cava” della vita personale oggettiva si trovano le pietre preparate per il grande Tempio. Nell’esistenza sul piano fisico e nella vita personale oggettiva si ottiene l’esperienza che si manifesta nell’Ego come facoltà. Quanto viene qui suggerito darà i suoi frutti se l’attenzione sarà profonda, e aprirà dinanzi a noi un’infinita ricchezza d’idee le quali potrebbero condurci a una comprensione più saggia, a un discernimento più penetrante e ad un maggior incoraggiamento all’azione.


III. IL RAGGIO DELLA PERSONALITÀ ED IL KARMA

Credo sia saggio ora ricapitolare brevemente per rinfrescare la memoria e porre le basi di una maggiore conoscenza. Abbiamo trattato anzitutto dei tre fuochi del sistema, macrocosmico e microcosmico; dopo aver formulato certe ipotesi siamo passati a considerare il primo dei fuochi, quello che è inerente alla materia. Dopo averlo studiato nella sua triplice manifestazione nelle varie parti del sistema, incluso l’uomo, abbiamo considerato l’argomento del raggio della personalità e del suo rapporto con il terzo fuoco. Dobbiamo ricordarci che tutto quello di cui abbiamo parlato riguarda la materia, e questo pensiero deve essere tenuto ben presente per tutta questa sezione.

Nella seconda sezione considereremo tutto dal punto di vista della mente, e nell’ultima dal punto di vista del Raggio Divino. Ora stiamo trattando di quello che H.P.B. chiama il raggio primordiale e la sua manifestazione nella materia28.. Tutti questi Raggi, della Mente Cosmica, dell’Attività Primordiale e del Divino Amore‑Saggezza, non sono che qualità essenziali manifestantesi per mezzo di questo o quel fattore.

Il Raggio Primordiale è la qualità del moto, che si manifesta mediante la materia.

Il Raggio della Mente è la qualità dell’organizzazione intelligente che si manifesta mediante le forme, che sono il prodotto del moto e della materia.

Il Raggio dell’Amore‑Saggezza è la qualità del movente fondamentale che utilizza l’organizzazione intelligente della materia in moto per manifestare in un unico tutto sintetico il grande aspetto Amore del Logos.

Questa linea di pensiero può essere sviluppata analogamente anche nel microcosmo, e dimostra come l’individuo sia impegnato, su scala inferiore, nello stesso tipo di lavoro del Logos solare29.

A questo punto del trattato limitiamo l’attenzione al Raggio della Materia Attiva, ossia a quel calore latente nella sostanza, che è alla base della sua attività ed è la causa del suo moto. Se pensiamo con sincerità e chiarezza vedremo quindi quanto siano strettamente collegati a questo lavoro i Signori Lipika o Signori del Karma. Tre di loro sono in stretta relazione col Karma concernente l’uno o l’altro dei tre grandi Raggi, o i tre FUOCHI, mentre il quarto Signore Lipika sintetizza il lavoro dei suoi tre Fratelli e si occupa della unione e della fusione uniforme dei tre fuochi. Sul nostro pianeta, la Terra, Essi trovano il loro punto di contatto attraverso i tre “Buddha di Attività” 30 (si noti qui la corrispondenza), ed il quarto Kumara, il Signore del Mondo.

Perciò giungiamo a renderci conto che il raggio della personalità, nella sua relazione con il fuoco della materia, è direttamente influenzato e regolato nella sua azione da uno dei Buddha d’attività.

Il Karma 31, 32, 33 della materia in sé è un soggetto astruso, cui finora si è appena accennato. Esso è tuttavia indissolubilmente legato al karma dell’individuo. Esso implica il controllo dell’evoluzione dell’essenza monadica, dell’essenza elementale e della materia atomica del piano; è connesso con lo sviluppo delle quattro spirille, con la loro attività, con il loro attaccamento alle forme, quando siano atomiche, e con lo sviluppo del calore interno latente e col suo graduale aumento, finché non avvenga nell’atomo il ripetersi di ciò che si produce nel corpo causale: la distruzione dell’involucro esterno dell’atomo per mezzo della combustione. Esso è collegato con la costruzione delle forme con la materia tramite l’interazione di due raggi, il Divino e il Primordiale, che causa il fuoco per attrito, fuoco che tende alla vita e alla fusione.

Il karma della forma è del pari un soggetto troppo vasto e complesso per la capacità media di comprensione; ma è un fattore effettivamente importante, che non deve essere trascurato nei riguardi dell’evoluzione di un mondo, di una sintesi di mondi o di un sistema, quando sia visto da livelli superiori. Ogni cosa è, nella sua totalità, il risultato di un’azione compiuta da Essenze ed Entità cosmiche in sistemi solari precedenti, che si manifesta negli atomi singoli e in quella congerie di atomi che chiamiamo forme. Pertanto, l’effetto del raggio della personalità sui fuochi interni è in realtà il risultato dell’influenza del Logos planetario di un dato raggio via via che elabora quella quota di karma che gli spetta, in un qualsiasi ciclo, maggiore o minore. In tal modo produce, e in seguito trasmuta, gli effetti delle cause che egli stesso aveva messo in moto precedentemente in rapporto ai suoi sei Fratelli, gli altri Logoi planetari. Troviamo un esempio corrispondente nell’influenza che un singolo individuo ha su di un altro nel suo ambiente, formando ed influenzando, stimolando o ritardando. Dobbiamo ricordare che ogni influenza fondamentale e ogni effetto sono percepiti sul piano astrale, e di li operano attraverso il corpo eterico su quello fisico denso, portando la materia sotto la loro sfera d’influenza, per quanto nessuno di essi abbia la sua origine sul piano fisico.
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26 Atomo permanente. Un punto determinato di materia atomica. Minuscolo centro di forza che costituisce il fattore centrale e l’agente d’attrazione intorno al quale vengono costruiti gli involucri della Monade che s’incarna. Sono infilati come perle sul sutratma o filo.

Raggio. Corrente di forza o emanazione. Il Logos solare, o Macrocosmo, si manifesta mediante tre Raggi principali e quattro secondari. La Monade, o microcosmo, si manifesta analogamente mediante tre raggi, come già detto. Tutti i raggi esprimono un tipo di forza particolare e specifico.

Triade. Letteralmente è Atma-Buddhi-Manas, l’espressione della Monade, così come la personalità è l’espressione dell’Ego. La Monade si esprime mediante la Triade, e col suo aspetto più basso o terzo aspetto forma il corpo egoico o causale, l’Ego bambino o germinale. In modo simile, l’Ego si esprime mediante il triplice uomo inferiore, mentale, emozionale ed eterico (che sono il riflesso della Triade superiore), i quali tre danno origine alla manifestazione fisica densa.

27 Spirilla. “Per studiare la costituzione dell’atomo si delimita artificialmente uno spazio e quindi, praticando un’apertura nella delimitazione così costruita, attraverso quest’apertura penetra la forza circostante determinando l’apparizione immediata di tre vortici che avvolgono il “vuoto”con la loro triplice spirale di due spire e mezzo, o ritornano all’origine per mezzo di una spirale entro l’atomo; questi sono immediatamente seguiti da sette vortici più sottili che seguono la spirale dei primi tre sulla superficie esterna, e ritornano all’origine con una spirale entro di essa, e finiscono nella direzione opposta formando un caduceo con i primi tre. Ognuno dei vortici maggiori, appiattiti, forma un circolo chiuso; è lo stesso per ognuno dei più sottili. Le forze che scorrono in esso vengono “dall’esterno”, da uno spazio quadridimensionale. Ognuno dei vortici più sottili è formato da sette altri ancora più sottili che si susseguono ad angolo retto uno rispetto all’altro, ognuno più sottile del precedente: questi li chiamiamo spirille.

“Ogni spirilla è animata dalla forza di vita di un piano, e attualmente quattro sono normalmente attive. In un individuo la loro attività può essere forzata prematuramente con la pratica dello yoga”. Annie Besant e Leadbeater Chimica Occulta, p. 28

28. Vedi S.D., I, 108; II, 596.

29 S.D., I, 99, 108; II, 596.

30 “Buddha d’attività”. “Pratyeka Buddha”. Questo è un grado che è usato solo della scuola Yogacharya, ed è solo un grado di alto sviluppo intellettuale senza vera spiritualità... È uno dei tre, sentieri al Nirvana, anche inferiore, in cui un yogi, “senza istruttore e senza salvare gli altri”, con la sola forza della volontà e dell’osservanza tecnica, consegue individualmente una specie di stato di Buddhità nominale”. – Glossario Teosofico.

31 “Dal punto di vista dal quale abbiamo considerato il karma, si può vedere che nessun piano della spiritualità più elevata, fosse anche quello dei nirvani, è fuori della ruota karmica, e quando nelle scritture sanscrite ed anche nella Bhagavad Gita si dice che gli uomini attraversano l’oceano karmico, lo si deve intendere con una certa larghezza. Le entità che finora sono riuscite ad uscire dalla ruota karmica, lo hanno fatto solo in rapporto alla ruota che gira attualmente. Il cosmo non è costretto in un unico solco per tutti i giorni di Brahma, ma procede verso stati sempre più alti, via via che compie la sua missione. Coloro che hanno raggiunto la pace in uno stato di spiritualità non raggiungibile ora, ricadranno perciò in un giorno futuro sotto l’azione della ruota, e forse con una punizione per aver trascurato dei grandi doveri per lunghe ere” – Some Thoughts on the Gita (Riflessioni sulla Gita), p. 40.

32 I Lipika sono gli Spiriti dell’Universo. Sono collegati alla Legge di Causa ed Effetto (Karma) e ai suoi archivisti. Lipika viene da “Lipi”scrivere. Per quanto riguarda i Signori Lipika, vedi S.D., I, pp. 152, 153.

I Buddha di Attività sono la Triade più vicina a Sanat Kumara, il Signore del Mondo. Sono le corrispondenze planetarie dei tre aspetti del terzo Aspetto logoico, e si occupano della forza che sottostà alla manifestazione planetaria.

L’essenza monadica è la materia del sottopiano atomico (o il più alto) di ogni piano. L’essenza elementale è la materia dei sei sottopiani non atomici; è materia molecolare.

33 “Il karma può essere definito come la forza generata da un centro umano per agire sul mondo esterno; l’influenza che ne deriva per reazione, generata dal mondo esterno per agire su di lui, può essere chiamata influenza karmica; il risultato visibile prodotto da questa influenza in condizioni adeguate può essere chiamato il frutto karmico”. – Some Thoughts on the Gita, p. 53.
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