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Info
rilegatura: brossura
formato: 14,5 x 21 cm.
pagine: 160
ISBN: 978-88-6119-013-9
Editore: Il Libraio delle Stelle
Anno di pubblicazione: 2008
Euro: 12.00
Approfondimenti
Prefazione all'edizione italiana
Indice dell'opera
Manifestazione e Ordine implicito
La Coscienza
Il Futuro Evolutivo
Altri libri consigliati
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La Coscienza dell'Atomo
Psicologia Esoterica - Trattato dei Sette Raggi vol. 1
Notizie sull'autore
Anonimo

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LA COSCIENZA

La coscienza (da con scio, conoscere) è, genericamente, la capacità di rispondere agli stimoli e ai contatti e di riconoscere le vibrazioni. Essa non riguarda solo l’essere umano ma anche, sia pure in forma embrionale, il regno minerale, quello vegetale e quello animale. L’uomo, oltre a possedere la qualità della discriminazione e della selezione del regno minerale, quella della sensazione del regno vegetale, quella dell’istinto del regno animale, possiede l’autocoscienza, la consapevolezza di essere un individuo separato che fa esperienza attraverso i suoi corpi. Egli imita con sempre maggior abilità le qualità divine e la sua meta è quella di divenire un dio egli stesso.

L’essere umano è per lo più ancora allo stato atomico-individualistico della manifestazione e si identifica pertanto con il non-sé, con l’impermanente e l’irreale; dopo aver attraversato il mondo dell’esperienza e del dolore, egli ricerca infine il Regno di Dio, la Casa del Padre.
Solo pochi individui più avanzati si muovono oggi verso lo stadio della coscienza di gruppo, sentono in modo intuitivo la vibrazione del grande Corpo di cui tutti siamo atomi.
Una parte ristretta dell’umanità lavora responsabilmente al raggiungimento di una più ampia coscienza attraverso:

- la mente: i metodi del discernimento, del distacco, dello sviluppo mentale;
- il cuore: le qualità della compassione, del sacri-ficio, dell’amore universale.

Questi uomini imparano a distinguere tra la Vita e la forma, tra il Reale e l’irreale attraverso un itinerario di sviluppo liberamente scelto: sono coloro che, a Oriente e a Occidente, percorrono, sui più alti giri della spirale evolutiva, il Sentiero dell’iniziazione volontaria, per pervenire prima allo stato della Coerenza di gruppo e poi della Sintesi macrocosmica.

Egli (il discepolo) non sarà più confinato entro i limiti della vita personale, ma comincerà a fondere questa vita con il grande tutto. Non si occuperà più esclusivamente dei suoi egoistici interessi, ma volgerà la sua attenzione ai problemi del gruppo. Non dedicherà il suo tempo solo alla cultura della sua identità, ma cercherà di comprendere quella più grande Identità di cui è parte. Questo è realmente quanto tutti gli uomini più evoluti cominciano più o meno a fare.
(Alice A. Bailey, La coscienza dell’atomo)

Quando un uomo si è così sviluppato ed è entrato in contatto effettivo col gruppo al quale appartiene, compirà delle iniziazioni, ovvero delle espansioni di coscienza, guidato da entità più evolute che hanno già percorso il cammino e vivono già nella dimensione della Sintesi, in cui sono parti consapevoli del grande Essere che si esprime nella Manifestazione.

Ogni nuovo sviluppo dell’entità che evolve, ogni nuovo riconoscimento, può essere definito un’iniziazione, che è pertanto un processo universale. Così, ogni passaggio di stato, dal regno minerale a quello vegetale, a quello animale, ed infine a quello umano, può essere considerato un’iniziazione, cioè un ampliamento di coscienza, poiché nello sviluppo evolutivo non vi è alcuna frattura tra un regno e l’altro, ma solo conseguente graduale rivelazione dovuta al più ampio repertorio di esperienze attraversato.

L’iniziazione è scelta autonomamente e ciascuna di esse prepara ad una espansione maggiore; sta a noi ricercare le occasioni di evoluzione e cogliere le opportunità che la vita, anche attraverso il dolore, ci presenta: “La chiave per ogni grado di evoluzione è l’aspirante stesso”.
Compito dell’uomo spirituale è pertanto quello di sviluppare e perfezionare costantemente i suoi corpi, rendendoli puri e perfetti; solo il lavoro gioioso e strenuo su noi stessi potrà condurci alla meta .

Afferma Paolo:

Io riconosco che le sofferenze del tempo presente non sono degne di essere paragonate alla gloria che a noi sarà rivelata…poiché noi siamo salvati dalla speranza…ed io sono persuaso che né la morte né la vita, né angeli né principati, né cose presenti né cose future, né l’altezza né la profondità, né alcuna creatura potrà separarci dall’amore di Dio.

Le entità più evolute non possono intervenire se noi non abbiamo svolto la nostra parte per poter accedere alla rivelazione del regno spirituale; recita un antico detto esoterico: “Quando l’allievo è pronto, il Maestro arriva”.

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