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Info
rilegatura: brossura
formato: 14,5 x 21 cm.
pagine: 64
ISBN: 978-88-6119-024-5
Editore: Il Libraio delle Stelle
Anno di pubblicazione: maggio 2009
Euro: 10.00
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Estratto dalle prime pagine
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Rivestita dal calore della tarda primavera rideva la sera, di un giorno non lontano. Le ore passavano serene dipinte dal colore caldo-oro del sole.

Ad un certo punto l’ombra lunga di una misteriosa figura varcò la soglia di un piccolo regno di asceti sognatori che vivevano ai piedi delle colline fatate.

Deambulando con fare misterioso l’ospite incontrò, senza sapere chi fosse, il Re di quel regno. “Sono la figlia del Sole”, disse con tono gentile e fare corteggiatore; “...Sono qui per farmi conoscere: cosa devo fare e dove devo andare per chiedere udienza?”

Il Re, circondato da alcuni intimi, non si presentò; si limitò ad indirizzarla verso l’ingresso della reggia.

Nel corpo sciupato della misteriosa visitatrice, ricoperto di soli cenci d’abiti trasandati, l’energia di vita scorreva ancora esuberante. Essa simuoveva con fare strano e misterioso, sembrava danzasse e solo il suo passo incerto tradiva l’età non più giovane. Come rugiada il sudore le ricopriva il volto accaldato. I capelli raccolti facevano intendere che, una volta sciolti, lunghi boccoli colore delle spighe l’avrebbero coronato. Occhi furbi, acuti, luccicanti risplendevano: maliziosi misteri interiori. Con lamano destra trascinava un buffo carretto stracolmo di fagotti e fagottini.

Nessuno sapeva da dove venisse, né chi fosse e dove andasse.
Accolta sacralmente come sempre si deve fare con un ospite, le si offrì ristoro e riparo Immancabilmente scoccò ilmomento della presentazione che avvenne davanti ad un’assemblea sbigottita e curiosa, presieduta dal Re che intanto s’era svelato.

Si respirava un’aria inquieta carica di interrogativi; molti occhi roteavano come cavalli impazziti sulla giostra dello sconcerto.

L’ospite così esordì: “Sono una viaggiatrice spazio-temporale. Ambasciatrice di tempi paralleli, sono qui a presentare lemie capacità: posso viaggiare a ritroso anche nei tempi più remoti e proiettarmi nel futuro fino all’estremo dell’infinito. Questo che vedete è solo uno dei miei numerosi corpi, vivo contemporaneamente più vite in tempi, spazi e mondi molto diversi dal nostro.
Pratico arti sottili, conosco molte leggi segrete, parlo con spiriti angelici, fate, folletti, gnomi e tant’altro.” Raccontò episodi fantastici così strabilianti da sembrare solo il frutto di un’immaginazione senza limiti; due frasi su tutte a confermare questa impressione: “... Sopravvissuta ad una esplosione nucleare...”, “Molti Dèi mi interpellano prima di dare origine alle loro creazioni”, ecc.

Dopo aver illustrato il proprio vissuto chiese al Re se era interessato ad imparare i segreti occulti dell’universo e se era possibile rimanere per insegnare, a chi lo volesse, l’arte del “viaggiare nel tempo”.

Il Re dopo alcuni momenti di un solido silenzio quasi palpabile in cui ogni cuore s’azzittiva per ascoltare la risposta regale, disse con tono pacato e gentilema stranamente risoluto: “No, non siamo interessati, grazie”. Poi offrì ulteriore ristoro alla viandante che senza scomporsi commentò: “Beh! Io vi ho esposto lamia proposta, grazie. È giunta l’ora che io vada”.
Senza esitare, dopo avere consumato una deliziosa tisana, si ritirò dal cospetto del Re e degli abitanti di quel piccolo regno. Se ne andò così come era venuta – silenziosamente varcò la soglia del grande portone del regno dileguandosi come la notte interiore al raggio del sole di Verità.

Quel che merita indagare, in questa breve storiella di certo non comune, è la diversa risposta o reazione che l‘’ambasciatrice del cielo’ provocava nella mente individuale dei presenti – ogni spettatore viveva a modo proprio la “realtà” espressa dalla viaggiatrice spazio-temporale.
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