Sergio Quinzio
Sergio Quinzio,(Alassio, 5 maggio 1927 – Roma, 22 marzo 1996) è stato un teologo, aforista ed esegeta biblico italiano, tra i più originali del XX secolo.Figlio del capo dei vigili urbani della natia Alassio (SV), Quinzio trascorse nella cittadina ligure un'infanzia serena e relativamente agiata, fino a quando le brutalità che segnarono le ultime fasi della Guerra non costrinsero la famiglia a riparare a Roma. Qui il giovane Quinzio si iscrisse alla facoltà di ingegneria, passando poi a filosofia, ma le necessità della famiglia lo convinsero a tentare il concorso presso l'Accademia della Guardia di Finanza, dove entrò nel 1949. Rimarrà in servizio per 17 anni. Nel 1963 sposò Stefania, figlia del senatore socialista Gaetano Barbareschi, già deputato all'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana e Ministro del Lavoro nei gabinetti di Ferruccio Parri e Alcide De Gasperi. Dopo la morte della giovane moglie, dalla quale aveva avuto la figlia Pia, nel 1973 si ritirò in isolamento per quattordici anni a Isola del Piano, un piccolo paese delle Marche, dove continuò i suoi studi della Bibbia. Tra le sue opere è da segnalare il monumentale Un Commento alla Bibbia (1972). Collaborò con diversi quotidiani nazionali (La Stampa, il Corriere della Sera, l'Espresso, Il Giornale di Indro Montanelli[2]). Si risposò con Anna Giannatiempo, docente all'università di Perugia, nel 1976.
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