Raymond Aron
Il tragitto di Raymond Aron fu il percorso lineare di un intellettuale attaccato alla tradizione. Nel 1924, entra alla "Scuola Normale" della rue d’ Ulm con la volontà di brillarvi per vendicare le sconfitte universitarie del padre. Ha in particolare come condiscepoli Jean-Paul Sartre e Paul Nizan. Arriva primo al corso di filosofia del 1928 (Sartre sarà respinto ma sarà primo l’anno successivo). Lettore all'università di Colonia (1930), quindi pensionante all’ Accademia di Berlino (1931 -1933), assisterà in diretta all'ascesa del nazismo. Di ritorno in Francia, sostiene nel 1938 la sua tesi di dottorato, Introduzione alla filosofia della storia. Dal 1940 al 1944, Raymond Aron è redattore capo del giornale La France libre, a Londra. Dopo la guerra, non cessa di svolgere parallelamente una carriera di influente editorialista liberale e conservatore ed una, strepitosa, di accademico. È successivamente editorialista a Combat (1946) quindi a Le Figaro, dal 1947 a 1976. Nel 1977, lascia il quotidiano per il settimanale L'Express a cui collaborerà fino alla morte.
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