Non è curioso il fatto che alcune personalità storiche abbiano suscitato una moltitudine di movimenti spirituali e religiosi, ciascuno dei quali presume di essere detentore della verità? Se i loro insegnamenti fossero derivati da un principio unico, non dovrebbe essercene uno solo? I loro precetti non dovrebbero esprimere uno scopo unico e comune a tutto il genere umano? Perché non ipotizzare che questi dispensatori di verità abbiano comunicato lo stesso messaggio, declinato in maniera diversa secondo il contesto socioculturale e la maturità spirituale di coloro ai quali si rivolgevano? In questo senso, se gli uomini non avessero male interpretato, deformato o falsificato i loro precetti, oggi avremmo un’unica espressione omogenea della Volontà divina. È l’ipotesi proposta da Christophe Queruau Lamerie in questo studio rigoroso, frutto di una ricerca ventennale.