
Alci
traduzione di V. Vergiani
Sulla riva sinistra dell’Indo, in una piccola e splendida valle del Ladakh adagiata fra le ripide vette dello Himalaya occidentale, da più di otto secoli sopravvive miracolosamente intatto il complesso buddhista dei templi di Alci, che il cambiamento del corso di un fiume vicino ha reso per secoli inaccessibile. Il tesoro pittorico racchiuso in questi fragili edifici di legno e fango, testimonianza unica della maestria di ignoti artisti, può essere avvicinato a quelli, ben più famosi, di Dunhuang o di Ajanta. Come dire che merita di essere annoverato fra le meraviglie del mondo. Ma con una differenza: il profondo mistero che lo avvolge. Qui abbiamo infatti il lascito di una civiltà alta ed elaborata, di estrema raffinatezza estetica, ma della cui storia non sappiamo nulla di certo...
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